Salvini: «Riforma del catasto è una patrimoniale. Discoteche al 35%? Presa in giro». Ma non vuol far cadere il governo
ROMA – Sulla riforma del catasto, che lui ritiene sia una nuiova tassa surrettizia sulla casa e quindi una patrimoniale, e sulla riapertura delle discoteche solo al 35%, Matteo Salvini interviene per mettere lo stop al governo Draghi. Che comunque lui non intende mettere in discussione. «La Lega non darà mai un ok all’aumento delle tasse», ha detto il segretario della Lega incontrando i cronisti. E aggiungendo: «Nell’articolo 7 c’è la possibilità di un aumento della pressione fiscale. Io voglio ridurre le tasse sulla casa, non aumentarle. Non firmo un assegni in bianco. Non mi basta che il ministro dell’Economia dica che gli aumenti possano scattare dal 2026. Questa è una patrimoniale. Il Parlamento intervenga e modifichi l’articolo».
Anche per quanto riguarda l’apertura della discoteche al 35%, Salvini insorge: «Discoteche riaperte col green pass, ma solo col 35% di capienza? Presa in giro senza senso scientifico, sanitario, sociale ed economico. Con questi numeri rischiano di fallire 3.000 aziende e di rimanere a casa 200.000 lavoratori».
Da parte del Pd, viene replicato che non c’è alcun aumento di tasse, ma che la riforma fiscale è indispensabile e decisiva per l’attuazione del Pnrr e l’erogazione delle risorse europee.