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Scuola: i precari sono ancora 160.000, lo afferma sindacato Anief che critica il ministro

ROMA – La parola precario sara’ anche scomparsa su qualche giornale, come ha detto qualche giorno fa il ministro
dell’Istruzione Patrizio Bianchi, rispondendo al Workshop Ambrosetti, pero’ nelle scuole italiane i supplenti sono ben
presenti. Tanto che anche quest’anno un insegnante su sei e’ contrattualizzato a tempo determinato, visto che e’ necessario assumere un’altra volta un numero esagerato di supplenti annuali, con scadenza del contratto 30 giugno o 31 agosto 2022: tra cattedre avanzate dalle immissioni in ruolo (quasi 55mila), docenti di sostegno con contratti anche in deroga (circa 70mila), insegnanti curricolari in organico di fatto (almeno 10-15mila) e docenti Covid (oltre 20mila), l’Ufficio Studi Anief ha calcolato che le supplenze annuali quest’anno saranno non meno di 160mila». Lo afferma l’Anief in una nota.

«Non hanno voluto darci retta e ora ci troviamo punto e a capo – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – perche’ una scuola con cosi’ tanti docenti precari e’ un’istituzione che non da’ piene garanzie all’utenza. La mancata stabilizzazione di tanti docenti che avevano tutti i requisiti per essere assunti, anche da seconda fascia Gps, e’ un errore strategico che ora sta presentando il conto, con un numero ancora una volta inaccettabile di cattedre da coprire».


Ezzelino da Montepulico


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