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Fiorentina travolgente con il Cagliari (3-0). Gol di Biraghi, Nico e Vlahovic. Ma la star è Saponara. Pagelle

Biraghi salta i cartelloni pubblicitari e corre a esultare sotto la curva dopo aver trasformato il rigore (Foto Violachannel)

FIRENZE – La vita ricomincia a trent’anni: lo pensa Riccardo Saponara, che li compirà a dicembre. E che oggi, 24 ottobre 2021, ha vissuto la sua grande giornata, trascinando la Fiorentina alla vittoria contro il Cagliari, il primo successo di dimensioni vistose della gestione di Vincenzo Italiano. E’ stato Saponara, con un primo tempo magistrale, a dettare tempi e ritmi, dimostrando di avere quelle qualità tecniche purissime che finora (arrivò a Firenze la prima volta nel 2017) non era mai riuscito a mostrare. E’ stato devastante nel primo tempo. La Fiorentina, salita a quota 15 punti in classifica, si è spianata la strada con un rigore rilevato dal Var e trasformato da Biraghi. Vlahovic non ha voluto tirare. Ma il capolavoro di Saponara è stato il secondo gol: quando ha colto al volo un passaggio di Vlahovic a metà campo e volando, con una corsa di una trentina di metri, verso la porta di Cragno, scansato con un,lieve tocco laterale per Nico Gonzalez, liberissimo di appoggiare il pallone in rete. Standing ovation per Saponara. Che ha avuto il fiato, ancora, per andare ad abbracciare Italiano. E ringraziarlo della fiducia. Avrebbe dovuto giocare Callejon, invece, a sorpresa, l’allenatore ha scelto lui. Favorendo un pomeriggio piacevole, con la Fiorentina sempre in cattedra. E addolcito non solo dal coraggio di Biraghi che ha accettato di calciare il rigore dopo la rinuncia di Vlahovic, assumendosi dunque una responsabilità da capitano coraggioso. Ma anche dallo stesso Vlahovic, capace di segnare il terzo gol con una punizione praticamente perfetta da oltre 25 metri. Quinto gol in campionato per lui. Bene. Merito della Fiorentina o demerito del Cagliari? Mazzari ci ha provato subito, provando a spaventare la difesa viola con un paio d’incursiosi di Joao Pedro e Keita. Ma Saponara, lo ripeto, ha saputo ispirare tutta la squadra, difesa compresa. Che si è comportata bene. E ora? La riprova mercoledì sera, all’Olimpico, contro la Lazio di un Sarri scornato anche a Verona. Per questo assai più pericoloso.

VLAHOVIC I – Bel colpo d’occhio sul Franchi, dopo un anno e mezzo. Si calcolano 23mila spettatori. Italiano lascia fuori Callejon e opunta su Saponara nel tridente con Vlahovic e Nico Gonzalez. Proprio il nome di Vlahiovic, annunciato dallo speaker, ha sollevato una salve di fischi dalla Fiesole. Il no al contratto offerto da Commisso pesa molto sull’umore della tifoseria. In difesa la scelta dell’allenatore cade di su Martinez Quarta. Per Nastasic ancora panchina. In campo anche Maleh. Nel Cagliari, all’ultimo momento, manca Strootman, costretto ad andare in tribuna da un problema muscolare. Pronti via e Saponara prfova a puntare a rete, vince un contrasto e calcia da 40 metri. Cragno si allunga e devia in angolo. Reagisce il Cagliari con Nandez e Terracciano para. Molto mobile, Nandez, che dialoga con Keita e il mobilissimo Joao Pedro, che tiene costantemente in allarme Milenkovic.

NICO I – Grande occasione per la Fiorentina al 10′: Torreira lancia Vlahovic dalla tre quarti, Dusan scambia colo con Bonaventura che vede Nico Gonzalez a destra libero. L’argentino, a pochi metri dalla porta, calcia incredibilmente fuori. Quindi buono spunto di Saponara, messo giù da Caceres fuori area. Boraghi va a battere, ma è il tredicesimo e arriva il coro in ricordo di Davide Astori. Stop per qualche istanti. Poi parte il tiro di Boraghi, pallone in area, Quarta stacca bene di testa ma la conclusione è sul fondo.

BIRAGHI – La Fiorentina fa pesare il suo tasso tecnico. Al 18′ angolo di Biraghi, va a colpire di testa Nico Gonzalez, ma Keita tocca il pallone con il gomito. Nessuno sembra essersene accorto. Interviene il Var. L’arbitro Rapuano sospende il gioco, poi va al monitor. Torna in campo e indica il dischetto: rigore per la Fiorentina. Tutti guardano Vlahovic, che però rifiuta di battere. Attimi di suspense. Tocca a Biraghi, che va sul pallone: Cragno si tuffa con un lievissimo anticipo sulla sua destra e il capitano viola lo infila dalla parte opposta. Quindi va sotto la curva con il saluto militare idealmente indirizzato ad Astori. Anche Vlahovic esulta e abbraccia Biraghi.

SAPONARA – Il gioco riprende: il Cagliari sostituisce Caceres, pare afflitto da problema muscolare, con Bellanova. La Fiorentina insiste, soprattutto per il movimrento e i lanci di Saponara, che sembra in giornata di grazia, dando ragione alla scelta di Italiano che ha puntato su di lui. E che magari avrebbe dovuto mandarlo in campo anche a Venezia, dopo la prima ammonizione di Sottil. Proprio Saponara (32′) la mette in area per Gonzalez che, ancora una volta, la manda alta. Ma è sempre Saponara a dettar ritmi e tempi. Fa realmente la diffirenza. E potrebbe addirittura segnare (38′) quando con un destro al volo indovina la porta ma colpisce l’incrocio dei pali con un destro a giro. Peccato! Riccardo avrebbe meritato il gol.

NICO II – Ma la pèressione viola propizia il raddopio. Che arriva al 42′. Vlahovic conqyuista e gestisce benissimo il pallone a metà campo, allarga a sinistra per Sapionara che parte a razzo, copre 30 metri di corsa, arriva davanti a Cragno, tocco lieve, a destra, per l’accorrente Nico Gonzalez che deve solo appoggiarla dentro. Due a zero per la Fiorentina. Che ha saputo condurre un buonissimo primo tempo, soprattutto grazie alla vena ispirata di Riccardo Saponara, l’uomo in più, capace di fare la differenza. Applausi, naturalmente. Ma è apprezzabilissima la metamorfosi di Saponara: da esubero, e peso contrattuale, a trascinatore della squadra. Merito di Italiano, ma anche suo. Non a caso i due si sono abbracciati. Bravo Riccardo!

VLAHOVIC II – Ma la Fiorentina non si accontenta. E segna il terzo gol. Lo firma Vlahovic con una punizione diretta da 25 metri, concessa per su Nico Gonzalez da parte di Marin che si prende il giallo. Vlahovic al tiro da posizione centrale. Dusan si prepara mentalmente e calcia con apparente disinvoltura: pallone che supera la barriera e anche le mani tese di Cagno per andare a infilarsi in alto, alla sinistra del portiere, che deve inchinarsi per la terza volta. Quinto gol di Vlahovic in questo campionato. Fiorentina devastante e Cagliari in ginocchio. Mazzarri è una furia e prova con i cambi: fuori Zappa, Keita e Deiola. In campo Pereiro, Pavoletti e Grassi. Ma anche moduificando interpreti e spartito, la musica è sempre quella. Ed è la Fiorentina a imporre il ritmo. Che è capace anche di sfatare la brutta nomea che si era fatta, ossia di essere squadra che soffre nei secondi tempo. Stavolta non è così.

ITALIANO – Molto soddisfatto, Vincenzo Italiano, che si avvia a vincere la prima partita con largo punteggio della sua gestione, senza nessun patema. Per questo si sbilancia con le sostituzioni: in campo Terzic e Castrovilli, al posto di Biraghi e Maleh. Mazzarri toglie Nandez per l’esordiente Obert. Non basta: standing ovation per Saponara quando Italiano lo chiama in panchina per far posto a Callejon. Non basta ancora: fuori Torreira e Bonaventura per Amrabat e Duncan. Italiano vede e miscela tutto. Ovviamente sta già pensando a chi mandare in campo mercoledì, all’Olimpico, contro la Lazio di Sarri, severamente bastonata questo pomeriggio a Verona.

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Sandro Bennucci

Direttore del Firenze PostScrivi al Direttore

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