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Milite ignoto: cent’anni fa il viaggio dal Friuli a Roma che unì l’Italia dopo la Grande guerra

Il passaggio delle Frecce Tricolori durante la cerimonia del Giorno dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate

UDINE – Succedeva cent’anni fa: il 29 ottobre 1921 partiva da Aquileia il treno che trasportava la bara del Milite Ignoto, con destinazione Roma, l’Altare della Patria. Un viaggio destinato a unire l’Italia attraverso 13 città, da Udine a Orvieto. Era stato affidato a una madre friulana, Maria Maddalena Bergamas di Gradisca d’Isonzo, che aveva perso il figlio nella guerra del 1915-18, senza averne mai potuto rivedere le umane spoglie, il compito di scegliere tra undici bare la salma che per l’Italia avrebbe rappresentato il Milite Ignoto, un soldato per tutti i morti al fronte rimasti senza nome.

La scelta fu fatta il 28 ottobre del 1921, nella Basilica Patriarcale di Aquileia, e il 2 novembre il treno speciale giunse nella capitale, portando con sé la memoria collettiva di un intero Paese. A un secolo di distanza, l’Italia commemora i fatti accaduti nel 1921 come uno dei massimi momenti di unità nazionale. Uno degli epicentri delle celebrazioni del Centenario del Milite Ignoto a livello nazionale è Aquileia, per la centralità del suo ruolo nella storia di questo simbolo e perché proprio da lì ne iniziò la traslazione verso l’Altare della Patria, dove è tumulato dal 4 novembre 1921. Per ricordare il Milite e con lui tutti i caduti, è fitto il programma delle celebrazioni organizzate fino al 4 novembre 2021 grazie a un lavoro di sinergia tra l’amministrazione comunale di Aquileia e il Ministero della Difesa.

Diverse cerimonie ed eventi si sono svolti tra la cittadina della Bassa friulana e Udine, prima tappa del Treno della Memoria. Un convoglio organizzato per il centenario che, con a bordo il Tricolore, ripercorre le stesse tappe del treno che nel 1921 portò il Milite da Aquileia al Vittoriano. Alle celebrazioni ad Aquileia hanno partecipato anche il presidente della Regione Fvg, Massimiliano Fedriga, e il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, giunto poi a Udine a bordo del treno storico per una breve sosta e un incontro con la cittadinanza.



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