Londra: Molnupiravir, prima pillola anticovid, approvata dall’Agenzia del Farmaco inglese
LONDRA – L’agenzia del farmaco britannica, la prima in Europa, ha dato il via libera al Molnupiravir, il primo farmaco antivirale orale per il trattamento anti Covid. La medicina è in fase di rolling review presso la European Medicine Agency ed è ancora al vaglio anche di altri enti regolatori internazionali, come l’americana Fda.
Avrebbe ottenuto risultati apprezzabili nelle sperimentazioni, dimezzando il pericolo di ricovero o di morte per chi viene colpito da Covid-19 in modo leggero o moderato. Il farmaco è stato presentato nei giorni scorsi dal colosso americano Merck Sharp & Dohme insieme a Ridgeback Biotherapeutics.
Una notizia che rischia di portare un colpo mortale ai sostenitori ad oltranza delle vaccinazioni a tappeto, estese anche ai bambini dai 5 a 11 anni, come sta avvenendo in Italia e negli Usa, due governi a maggioranza dem.
La pillola sarà prescrivibile a chi risulti positivo al Coronavirus e abbia almeno un fattore di rischio di malattia grave: cardiopatia, obesità, diabete, o abbia comunque più di 60 anni. Nei giorni scorsi l’azienda aveva annunciato di aver concesso una licenza royalty-free per il molnupiravir a The Medicines Patent Pool (Mpt), organizzazione non profit sostenuta dall’Onu, che si occupa di accessibilità di cure mediche e tecnologie, permettendo così al medicinale, scrive il New York Times, di essere prodotto e venduto a basso costo in 105 Paesi in Africa e Asia.
Una volta assunto nell’organismo, diventa una molecola molto simile, ma non uguale, a una delle basi dell’Rna del virus, spiega Ariela Benigni, segretario scientifico e coordinatore delle ricerche nelle sedi di Bergamo e Ranica dell’Istituto Mario Negri, in una intervista al sito ilsussidiario.net. In tal modo, quando il virus tende a formare la collana, il farmaco si frappone fra una perla e l’altra, cioè fra una base e un’altra, inserendo degli errori. A lungo andare, sostituendosi via via alle basi, il virus accumula così tanti errori fino ad arrivare alla cosiddetta mutagenesi letale. In pratica, collassa, non può più replicare e muore, perché è cambiato troppo.