Vaccini: Speranza torna all’attacco dei no vax. E promette dosi ai bimbi a dicembre, subito terza dose anche agli under60
ROMA – Speranza conferma la linea intransigente sulle vaccinazioni e sul green pass, con dosi anche ai bimbi di 5 anni e terza dose subito agli under 60. Vaccinazione a tappeto continua dunque senza requie, nonostante il parziale fallimento della campagna finora orchestrata dal governo e dai suoi esperti.
«Al chiuso resta l’obbligo di mascherine, non ho intenzione di toccarlo. E non si tocca l’uso robusto del green pass. I numeri sono dalla nostra parte, il modello adottato sta funzionando. Regole e strategia dunque non cambiano, ma ovviamente valuteremo. La priorita’ e’ accelerare con la terza dose e avviare la vaccinazione dei bambini. Per la fascia 5-11 anni, il mio auspicio e’ dicembre, non appena l’Ema avra’ approvato il vaccino e l’Aifa avra’ dato il via libera per l’Italia. Gli scienziati stanno dicendo che la dose di un terzo di Pfizer e’ efficace e sicura. Lavoreremo con i pediatri per parlare alle famiglie. Se tra i 12 e i 19 anni siamo arrivati al 70%, per i piu’ piccoli possiamo arrivare al 50%».
Anche sulla terza dose e’ il momento di correre: «Stiamo spingendo, c’e’ una crescita forte».
Quanto ai dubbiosi, dice: «Sabato abbiamo superato i due milioni e 44 mila booster e segnato il record di 120 mila terze dosi in un giorno, non sono poche. Questa settimana decideremo con gli scienziati di allargare a ulteriori fasce d’eta’. Penso che a sei mesi dalla seconda dose sia opportuno favorire la terza per la platea piu’ larga possibile. Per me arriveremo ai 30enni, ma gia’ somministrare la terza dose sopra i 40 o 50 anni sarebbe un passo importante. Ci
atterremo comunque al parere degli scienziati».
Non poteva mancare la damnatio dei no vax che continuano a protestare nelle piazze. «Li invito a osservare la evidente proporzionalita’ inversa tra numero di vaccini e numero di contagiati. C’e’ un lavoro massiccio di persuasione da fare su quel 12 o 13% di persone che sono no vax, hanno paura o sono difficili da contattare. Dobbiamo convincerli uno per uno. Ogni vaccino in più rende il nostro scudo piu’ forte», chiosa Speranza. Questo il parere del ministro, ma ci sono anche pareri discordi.