No Green pass: Stretta del Viminale, niente cortei nei centri storici. Per altre manifestazioni nessuna restrizione
ROMA Le manifestazioni cosiddette ‘no pass’ stanno paralizzando ogni sabato, da settimane, il centro storico di tante città, creando disagi a cittadini e commercianti, oltre a generare assembramenti tra non vaccinati. Per ovviare a questi disagi il Ministero dell’Interno ha varato una ‘stretta’ e stabilito regole nuove: sono concessi solo sit-in e fuori dai centri storici. Vista la risalita dei contagi, saranno anche intensificati i controlli sul Green pass.
«Vanno mantenute le misure di prevenzione in atto e le persone devono essere incentivate a vaccinarsi. Non possiamo correre il rischio di dover fronteggiare nuove emergenze, come altri Paesi Ue stanno sperimentando. Ne va della salute pubblica e dell’economia del Paese». È quanto afferma il sottosegretario all’Interno Carlo Sibilia.
I cortei ‘no green pass fanno perdere il 30% del fatturato. A dirlo il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli, a margine dell’apertura del Forum di Conftrasporto, rispondendo a una domanda sull’effetto delle manifestazioni sul settore che rappresenta. I cortei che si susseguono ogni sabato – aggiunge – sono inaccettabili.
Intanto continuano le manifestazioni. Presidio di protesta contro il green pass stamani davanti all’ingresso del Consiglio regionale della Liguria organizzato dall’associazione Libera Piazza Genova. Una ventina i manifestanti in piazza con cartelli in ricordo di ‘Camilla, la 18enne deceduta a causa del vaccino e per la democrazia, la libertà, il lavoro e i diritti umani garantiti dalla Costituzione. I manifestanti hanno srotolato due striscioni con scritto ‘No Draghi, no pass, no Cts’ e ‘Studenti genovesi contro il green pass.
Si può fare, in fondo, un’osservazione: nessuna determinazione restrittiva, a quanto sembra, per altri tipi di manifestazioni, che pure in passato hanno creato problemi nei centri storici .