
Italia da batticuore per il Mondiale: solo pari con la Svizzera (1-1). Jorginho sbaglia un altro rigore. Pagelle

ANSA/ETTORE FERRARI
ROMA – Batticuore per l’Italia, che lunedì 15 novembre 2021 deve vincere a Belfast, contro l’Irlanda del Nord, per ottenere la qualificazione al Mondiale del Qatar. E’ un’Italia non va oltre un pareggino contro la Svizzera. Decisivo, in negativo, Jorrginho, candidato al pallone d’oro. Proprio lui, con gli errori dal dischetto, prima a Basile poi a Roma, rinvia tutto a lunedì. Occorrerà vincere: la differenza reti per ora parla per gli azzurri, ma potrebbe non bastare. Il pareggio con la Svizzera è stato giusto, ma non ha risolto nulla. Sino al momento del provvidenziale pareggio di Di Lorenzo, l’Italia era sembrata un’altra squadra: errori tecnici, passaggi sbagliati, centrocampo sovrastato dagli svizzero.
DONNARUMMA – Era arrivato il gol di Widmer con un missile terra-aria che Donnarumma non ha nemmeno visto. Difesa azzurra in difficoltà, attacco inconsistente. Poi la punizione di Insigne, col colpo di testa vincente di Di Lorenzo che ha riaperto la partita. Ed è cominciata un’altra partita. Sommer non prendeva gol da quattro partite: male sul gol. Nella ripresa gli azzurri sono apparsi meno evanescenti. Con i cambi, Chiesa al centro e ITALIA più propositiva. Ma niente gol. Un passo indietro per gli azzurri. Jorginho ha sulla coscienza un altro penalty sbagliato. Per l’attesa qualificazione ai Mondiali del 2022 bisognerà quindi aspettare l’ultima partita con l’Irlanda del Nord. Ma Jorginho…
CLASSIFICA – Il pareggio con la Svizzera ha lasciato immutata la situazione: la differenza reti (+2 per gli azzurri) ha lasciato la porta aperta per il Qatar, ma occorrerà vincere a Belfast e sperare che gli elvetici (contro la Bulgaria) non sovvertano la situazione a suon di gol. La superiorità del nostro calcio, rispetto a quello elvetico, è rimasta solo sulla carta. E le assenze hanno fatto il resto. Mancini aveva dato il posto di Chiellini ad Acerbi, già impiegato altre volte nel ruolo. Locatelli ha rimpiazzato Verratti, mentre in attacco è stata data fiducia a Belotti. Yakin aveva operato numerose sostituzioni schierando dall’inizio Widmer in difesa, Vargas a centrocampo, Steffen e Okafor davanti. Ricordato, davanti a 52.000 spettatori, Giampiero Galeazzi, che narrò le imprese azzurre all’Olimpico (e non solo), la squadra elvetica ha cominciato meglio. Per 36′ gli azzurri sono apparsi in difficoltà. Il gol di Widmer, imbeccato da Okafor dalla sinistra, è stato realizzato all’11’ con un gran tiro sotto la traversa, è stato una bastonata psicologica, per gli azzurri. Gli elvetici hanno tirato ancora con Saqiri, Okafor, Schar.
DI LORENZO – L’Italia, dopo un errore di Barella da ottima posizione e un tentativo di Chiesa, ha pareggiato al 36′: punizione di Insigne da sinistra e colpo di testa vincente di Di Lorenzo. Gol convalidato dal VAR. Azzurri fortunati: ce n’erano due in offside sulla punizione di Insigne, non Di Lorenzo che è arrivato da dietro in posizione regolare. Nella ripresa, un mani di Bonucci su cross di Okafor da sinistra, non è stato giudicato da rigore. Con i cambi, ITALIA diversa, venti metri più avanti. Berardi ha dato maggiore profondità agli azzurri. Insigne ha tirato alto, Tonali rasoterra (parato). Sommer ha risolto una situazione complicata provocata da Insigne. Chiesa ha tirato alto dal limite. Al 42′ un intervento di Garcia su Berardi ha indotto Taylor ad andare al VAR: rigore. Jorginho si è presentato sul dischetto e ha mandato alle stelle: altro rigore sbagliato come a Basilea. Bonucci ha risolto una situazione difficile in area. Fra gli azzurri bene Berardi, Fra gli elvetici Zakaria. Ora la qualificazione ai mondiali, come detto, dipenderà dal risultato delle ultime partite Irlanda del Nord-ITALIA e Svizzera-Bulgaria. Resisterà il vantaggio azzurro della differenza reti a più due? Belfast ricorda l’eliminazione dal mondiale 1958, ma bisogna scacciare quel lontanissimo ricordo. E andare a vincere. Per lasciare la Svizzera indietro e guadagnare il primo posto nel girone.
Tabellino
ITALIA (4-3-3): Donnarumma 5.5; Di Lorenzo 6.5, Bonucci 5.5, Acerbi 5, Emerson 6.5 (dal 34′ s.t. Calabria s.v.); Barella 5 (dal 24′ s.t. Cristante 6), Jorginho 5, Locatelli 5 (dal 13′ s.t. Tonali 6.5); Chiesa 5.5, Belotti 5 (dal 13′ s.t. Berardi 6.5), Insigne 6.5 (dal 34′ s.t. Raspadori s.v.). Ct: Mancini, 6
SVIZZERA (4-2-3-1): Sommer 6; Widmer 6.5, Schar 6, Akanji 6.5, Rodriguez 5.5 (dal 23′ s.t. Garcia 5); Freuler 6.5, Zakaria 6.5; Steffen 5 (dal 24′ s.t. Imeri 5.5), Shaqiri 6,5 (dal 34′ s.t. Sow s.v.), Vargas 7 (dal 41′ s.t. Zeqiri s.v.); Okafor 6.5 (dal 34′ s.t. Frei s.v.). Ct: Yakin 6,5
Arbitro: Taylor (Inghilterra)
Marcatori: 11′ Widmer, 35′ Di Lorenzo
Ammoniti: Chiesa, Insigne, Schar, Akanji
Spettatori: 49.714 spettatori per un incasso di 892.976 euro
