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Letta propone ai leader patto con Draghi per la manovra. Poi il Quirinale

Lettadraghi
Il premier Draghi e Enrico Letta in una foto d’archivio
ANSA/CLAUDIO PERI

ROMA – Un patto di tutti i leader con il premier Draghi per mettere al sicuro la legge di bilancio, subito dopo si potrà cominciare a parlare dell’elezione del nuovo capo dello Stato. Intervistato dalla Stampa, il segretario del Pd Enrico Letta chiede ‘un’assunzione di responsabilità’: ognuno rinunci alla sua bandiera per un risultato condiviso da tutti.

«Immaginare che sulla prima manovra di questo governo ci possa essere un Vietnam parlamentare non è accettabile di fronte a decisioni da prendere attese da milioni di cittadini, come quella sulle pensioni. Per quanto riguarda la pandemia, non possiamo permetterci la quarta ondata, perché la fatica sociale del Paese è troppa” e quindi bisogna accelerare sulla terza dose ed essere “netti e irreprensibili sui Green Pass. La decisione di vietare i cortei no Vax nei centri storici è giustissima, sottolinea».

Sul nodo dei migranti di cui ha parlato recentemente anche il premier, secondo il leader dem è venuto il momento «di cambiare completamente strada, prendendo atto che quella seguita fin qui è fallita. Bisogna uscire temporaneamente dai trattati, che costringono all’unanimità e concedono a Orban un diritto di veto che ci si ritorce contro, e fare un negoziato tra Italia, Spagna, Francia e Germania. Un ‘Migration compact’ aperto ai volenterosi e di cui penso alla fine potranno far parte 25 Paesi, per agire con strategie e strumenti che consentano forme di redistribuzione e di gestione delle politiche migratorie efficaci e lungimiranti».

Per Letta, il confronto politico in Italia è e sarà tra sovranisti ed europeisti. Perché Salvini e Meloni lì sono e lì vogliono andare – ribadisce -. Dobbiamo essere all’altezza di questa sfida. Il segretario del Pd vorrebbe un decennio progressista a livello europeo. Per farlo serve avere tanti voti, essere convincenti e trovare una forza che oggi ancora non abbiamo.

FORZA ITALIA – «Silvio Berlusconi è favorevole e io con lui». Così Antonio Tajani, interpellato al telefono dall’ANSA, commenta la proposta del segretario Pd Enrico Letta di un tavolo dei leader della maggioranza con il premier Mario Draghi per siglare un patto sulla legge di bilancio, prima di aprire il dossier Quirinale.

LEGA- Il leader della Lega, Matteo Salvini, ribadisce «la piena disponibilità a collaborare, come già aveva proposto il 13 ottobre al presidente Mario Draghi: in quell’occasione, il leader della Lega aveva suggerito un tavolo con tutti i segretari dei partiti della maggioranza per sminare il più possibile il cammino del governo ed evitare inutili muro contro muro come quello voluto da Pd e 5Stelle sul Ddl Zan».

ITALIA VIVA – «Mettere in sicurezza i conti del Paese, per non perdere il grande lavoro che ha consentito la ripresa dell’Italia, prima di occuparsi del Quirinale. Lo diciamo da tempo e siamo assolutamente d’accordo a lavorare su questo». Lo dichiara Ettore Rosato, presidente di Italia Viva, rispondendo all’ANSA sulla proposta di un tavolo dei leader della maggioranza per blindare il passaggio parlamentare della manovra.


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Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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