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Pandemia: tornano misure restrittive in tutta Europa, le vaccinazioni non arginano i contagi


ANSA/MASSIMO PERCOSSI

Se Atene piange Sparta non ride, la situazione epidemiologica che il governo non riesce a frenare in Italia, tanto che si torna sostanzialmente alle misure di inizio Covid-19, si ripropone anche in altri Stati e i Governi tentano di arginare la ripresa violenta dei contagi con misure sempre più restrittive. Anche in Germania, Francia, Inghilterra e Belgio sono pronte nuove restrizioni simili a quelle di Speranza.

BERLINO – Il tasso di infezione da coronavirus in Germania è salito al livello più alto dall’inizio della pandemia, secondo i dati forniti dal Robert Koch Institut Il tasso di incidenza settimanale su 100.000 persone è salito a 303 casi positivi. Nelle ultime 24 ore, i nuovi contagi sono stati 23.607, mentre le vittime legate al Covid-19 ammontano a 43. L’indice sulle ospedalizzazioni è invece di 4,7 pazienti ogni 100.000 persone. Intanto i potenziali partner della coalizione ‘Semaforo’ in Germania – SPD, Verdi ed Fdp – vorrebbero introdurre misure più rigorose. Il leader dei Verdi Robert Habeck non ha esitato a invocare un “lockdown de facto per i non vaccinati”, secondo quanto riporta la stampa tedesca, tra cui la Zeit.Tra le restrizioni in via di approvazione, secondo quanto anticipato, ci sarebbero anche nuove limitazioni ai contatti personali e il divieto di accesso ai mezzi pubblici per i non vaccinati, a meno che questi non siano in possesso dell’esito negativo di un tampone contro il Covid. Tutto ciò a prescindere dal requisito della mascherina, che va comunque indossata. La limitazione dei contatti e la regola del ‘2G’, ovvero l’accesso solo a chi è immunizzato o guarito dal virus, significa de facto che si tratta di un lockdown per i non vaccinati”, ha detto Habeck.Il possibile prossimo cancelliere Olaf Scholz (SPD) ha annunciato da parte sua che prima del prossimo round di negoziati di coalizione le tre parti avrebbero “preso tutte le decisioni necessarie in modo da poter tenere sotto controllo il processo di infezione”.

FRANCIA – In Francia aumentano casi, governo: Non escludiamo nullaAnche in Francia i nuovi contagi da Covid-19 stanno aumentando e sono possibili nuove restrizioni. Il lockdown austriaco limitato a chi non è vaccinato fa discutere e il governo parigino lascia planare il dubbio che si possa arrivare a una simile situazione. La Francia ha tuttavia un’alta percentuale di vaccinati e per ora sembrano escluse misure drastiche. In settimana il tasso di incidenza del virus dovrebbe superare i 100 nuovi casi ogni 100.000 abitanti questa settimana, riportano i media francesi. Da oggi torna in vigore la mascherina obbligatoria nelle scuole. Il 75% della popolazione adulta è completamente vaccinata e l’80% è parzialmente vaccinata. In Austria solo il 65% ha completato un ciclo vaccinale.

GRAN BRETAGNA – Via libera in Gran Bretagna alla terza dose anche ai 40enni Via libera degli esperti britannici che assistono il governo di Boris Johnson nelle indicazioni ulla pandemia all’ampliamento della somministrazioni delle terze dosi di richiamo dei vaccini anti Covid anche alla fascia di età dai 40 anni in su. Lo hanno annunciato oggi in un briefing tre due consulenti governativi accademici e la responsabile dell’agenzia del farmaco del Regno Unito (Mhra). Il Paese ha già somministrato 12,6 milioni di terze dosi (finora riservate agli over 50, più vulnerabili e personale sanitario) e secondo gli esperti queste hanno garantito agli ultrasessantenni un 90% di protezione extra dall’infezione.

BELGIO – Belgio verso stop a palestre e discoteche al chiuso Il Belgio si prepara a una stretta per contrastare l’aumento di contagi con nuove raccomandazioni del Comitato tecnico-scientifico al governo: il ripristino dell’obbligo della mascherina al chiuso dai 9 anni, il ritorno al telelavoro dove possibile, la chiusura per almeno 3 settimane delle discoteche e delle attività sportive al chiuso. Il governo ha annunciato che il comitato di concertazione, previsto per il 19 novembre, è stato anticipato al 17. Secondo l’istituto di sanità pubblica Sciensano, tra il 3 e il 9 novembre, il Paese ha registrato un aumento del 39% dei casi e un rialzo del 21% dei ricoveri sui sette giorni precedenti.

Come si può notare dappertutto tornano le misure restrittive, nonostante le vaccinazioni a tappeto abbiano raggiunto in alcuni casi il 90% della popolazione, segno che la strategia seguita da quasi tutti, sulla scia dell’Italia, non dà i risultati sperati, almeno dal punto di vista degli Stati. Altra valutazione è quella delle case farmaceutiche, che propongono ancora la vaccinazione anche ai bambini, ma questo è un discorso politico e non sanitario.


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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