Migranti: Polonia ne arresta 100 al confine. Premier avverte, arriveranno a milioni se non proteggiamo le frontiere
VARSAVIA – La Polonia agisce seriamente contro l’immigrazione incontrollata, agevolata dal fatto che la Commissione Ue, in questo caso, per contrastare la Bielorussia alleata di Putin, consente ai polacchi ogni intervento proposto, e addirittura finanzia la costruzione di un muro.
Le forze polacche hanno arrestato un gruppo di circa 100 migranti che durante la notte ha tentato di attraversare il confine dalla Bielorussia. Lo ha annunciato il ministero della Difesa di Varsavia, riferendo su Twitter che le forze
bielorusse prima hanno effettuato una ricognizione lungo il confine e molto probabilmente hanno danneggiato la recinzione di filo spinato.
«Poi i bielorussi hanno costretto i migranti a lanciare pietre contro i soldati polacchi per distrarli. Il tentativo di attraversare il confine è avvenuto a diverse centinaia di metri di distanza, Un gruppo di circa 100 migranti è stato
arrestato”, ha aggiunto il ministero, precisando che l’incidente è avvenuto vicino al villaggio di Dubicze Cerkiewne.
«Arriveranno ‘milioni’ di migranti in Europa se le politiche sui confini continueranno a essere lassiste». Ne è convinto il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki, che in una intervista al tedesco Bild ha detto di non escludere la possibilità di una guerra come sviluppo della situazione al confine tra Polonia e Bielorussia. «Se non siamo in grado di gestire ora migliaia di migranti, presto ne avremo centinaia di migliaia, milioni che arrivano in Europa. Se non proteggiamo e difendiamo in modo deciso i nostri confini in Europa, centinaia di milioni di persone dall’Africa e dal Medioriente cercheranno di arrivare in Europa e soprattutto in Germania. Le forze bielorusse stanno provocando sempre di più. Spero non tirino troppo la corda. Perché noi polacchi siamo determinati a proteggere i nostri confini con tutti i mezzi», ha aggiunto.
L’Italia invece non protegge per nulla i propri confini, che sono anche confini europei, anzi fa entrare chiunque bussi alla sua porta, agevolando indirettamente l’azione dei trafficanti di uomini e le attività delle Ong.