San Lorenzo celebra Leone X il primo Papa di casa Medici, il 1 dicembre
FIRENZE – La Basilica di San Lorenzo e l’Opera Medicea Laurenziana celebrano Leone X, il primo papa di casa Medici. Una giornata, il 1 dicembre, che inizierà alle 10,30 nella Sala del Capitolo della Parrocchia di San Lorenzo, con i saluti di Mons. Marco Domenico Viola, priore di San Lorenzo, di Paola D’Agostino, Soprintendente del Polo Museale del Bargello e di Paolo Padoin, Presidente dell’Opera Medicea Laurenziana. Ecco la presentazione della giornata, a cura dell’Opera Medicea Laurenziana:
«In questo periodo difficile per il nostro Paese e per le istituzioni culturali, soprattutto per quelle non finanziate dallo Stato o dagli enti locali, come l’ Opera medicea Laurenziana, (la fabbriceria può contare solo su risorse proprie e interventi di fondazioni bancarie), stiamo cercando di moltiplicare le occasioni per far conoscere meglio il nostro complesso e per valorizzare sempre più i tesori che questo racchiude.
Siamo nel quartiere mediceo, San Lorenzo, dove troviamo in pochi metri la casa dei medici, Palazzo Medici Riccardi, la chiesa dei Medici, la Basilica di San Lorenzo, la Biblioteca Mediceo Laurenziana e le Cappelle Medicee. Proprio in collaborazione con queste istituzioni stiamo organizzando alcuni importanti eventi; il 1 dicembre, nel quinto centenario della morte, celebreremo la figura di Leone X, primo papa di casa Medici.
La giornata di studi, che dobbiamo all’iniziativa del nostro priore, Mons. Marco Domenico Viola, e all’organizzazione nostra con l’ausilio importante di Monica Bietti, storica dell’Arte, seguirà le più importanti tappe della vita di Giovanni, figlio secondogenito di Lorenzo il Magnifico, dalla nascita a Firenze nel 1475, alla sua elezione al soglio pontificio, il 9 marzo 1513, fino alla morte.
Proprio per solennizzare il pontificato di Leone X nel capoluogo toscano furono realizzate importanti opere architettoniche. Tra l’altro lo stesso Papa nel 1518 affidò a Michelangelo il compito di progettare una facciata per la basilica di San Lorenzo, ma l’opera non fu portata a termine, per problemi tecnici e finanziari. Michelangelo riuscì invece a completare la Sagrestia Nuova per conservare i sepolcri di Lorenzo duca d’Urbino e Giuliano Duca di Nemours, ai quali si sono aggiunte poi le tombe di Lorenzo il Magnifico e di suo fratello Giuliano.
Il rapporto di Leone X e della famiglia Medici con Firenze, in particolare i riflessi sul complesso laurenziano, saranno analizzati da qualificati studiosi, che ringraziamo per la loro partecipazione e il loro contributo.
In primis la direttrice dei Musei del Bargello Paola D’Agostino, con la quale l’Opera intrattiene da tempo eccellenti rapporti di collaborazione, ma oltre a Lei vogliamo citare, scusandoci per l’omissione di altri importanti relatori, Lucia Lazzerini che ci parlerà di «Teofilo Folengo, Leone X e le turbolenze religiose successive allo scisma luterano», Cristina Acidini ci parlerà di «Leone X, il tempo dei Medio e l’eternità», e Antonio Natali «ll Ritratto di Leone X di Raffaello. Questioni d’assetto». Completano la lista degli esperti che operano o hanno operato nel complesso mediceo laurenziano Monica Bietti «Leone X committente in San Lorenzo» e Anna Rita Fantoni «La biblioteca del Papa».
Nel pomeriggio, in Basilica, un saggio di Musica al tempo di Leone X: introduzione ed esecuzione a cura del maestro Umberto Cerini. Alle 18 concluderà la giornata la celebrazione della Messa presieduta dal nostro Arcivescovo, Cardinale Giuseppe Betori».