Niccolò Stenone in San Lorenzo: le celebrazioni il 4 dicembre nella Basilica che raccoglie le sue spoglie
FIRENZE – L’Opera Medicea Laurenziana e la Parrocchia di San Lorenzo continuano, in questo mese di dicembre, la presentazione dei tesori custoditi nel complesso mediceo . laurenziano , organizzando conferenze e incontri a tema specifico. Dopo le celebrazioni in ricordo del primo Papa Medici, Leone X, svoltasi con successo il 1 dicembre, segue a ruota un’altra manifestazione d’indubbio interesse dedicata al grande vescovo e scienziato danese Niccolò Stenone (1638-1686), proclamato Beato nel 1988 dal Papa San Giovanni Paolo II come precursore del movimento ecumenico.
Sabato 4 dicembre, per iniziativa dell’Opera Medicea Laurenziana, la memoria liturgica del patrono dei geologi italiani sarà celebrata alle ore 18 dall’arcivescovo card. Giuseppe Betori, preceduta alle ore 16 dalla presentazione del volume Scienza, filosofia e religione nell’opera di Niels Stensen.
Ecco il Progranmma rievocazione Stenone : Con inizio alle ore 16 in Basilica, dopo i saluti del dottor Riccardo Martelli, presidente dell’Ordine dei Geologi, interverranno Francisco Javier Insa Gomez e Maria Angeles Vittoria. Alle 17.15 seguirà la consegna delle medaglie stenoniane a benemeriti della Cultura e della Scienza.
STENONE IN SAN LORENZO – Dal dicembre 2019, il nuovo sarcofago-reliquiario che custodisce le spoglie del
grande anatomista si può ammirare sotto l’altare della cappella stenoniana, nel transetto destro della Basilica. La realizzazione, che ha ripreso motivi ornamentali presenti in San Lorenzo, era stata affidata alla bottega orafa della Scuola di arte sacra di Firenze, diretta Francesco Paganini. Ora qualche cenno biografico. Quando giunge a Firenze nel 1666 alla corte di Ferdinando II, Niccolò Stenone ha 28 anni e fama di grande anatomista, guadagnata nella nativa Copenaghen e ad Amsterdam, Leida e Parigi. Interessato a conoscere la natura dei fossili, intraprende lo studio di quelli toscani e degli strati rocciosi che li contengono. Confortato dagli scambi con i discepoli di Galileo dell’Accademia del Cimento, pubblica a Firenze nel 1667 la prova geometrica dell’origine organica delle glossopetre e delle conchiglie fossili. Nel “De Solido Intra Solidum Naturaliter Contento” del 1669 delinea la prima storia della
terra, riconoscendo che l’Appennino è fatto di strati più antichi di quelli delle colline toscane, definisce i principi geometrici della stratigrafia e per primo riconosce il fenomeno della costanza degli angoli nei cristalli. Lavora per conto di Cosimo III alla creazione di un museo di nuova concezione. Riporta così da Pisa a Firenze una cernita di oggetti naturalistici appartenuti alle collezioni granducali e raccoglie minerali e fossili in varie località europee. Convertitosi al cattolicesimo durante il soggiorno fiorentino, è ordinato sacerdote nel 1675, diviene vescovo nel 1677. Morì nel 1686 e fu sepolto nei sotterranei della Basilica di San Lorenzo per volontà di Cosimo III.
Nel 1953 il suo corpo fu posto in un sarcofago paleocristiano, fino alla sistemazione definitiva del 2019, già prevista all’interno dell’altare della cappella.
L’Opera Medicea Laurenziana ricorda il grande scienziato con le celebrazioni del 4 dicembre, e proprio a Stenone è dedicata una sezione della Mostra della Specola “Natura exibita Natura collecta” attualmente ospitata nel salone di
Donatello del complesso mediceo.