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Sciopero Cgil – Uil: le richieste di Landini e Bombardieri al governo in vista dell’incontro del 20 dicembre

Sciopero generale della organizzato CGIL, UIL a piazza del Popolo. Roma 16 dicembre 2021 ANSA/MASSIMO PERCOSSI

ROMA – Alle manifestazioni nazionali per lo sciopero indetto da Cgil e Uil hanno parlato i segretari nazionali Landini e Bombardieri.

LANDINI – «Lunedì ci hanno convocato per la riforma delle pensioni e noi andiamo. Vogliamo una riforma delle pensioni, non vogliamo tornare alla Fornero, non ci accontentiamo. Sono cambiati i governi, ma non le nostre posizioni. Noi non dobbiamo rispondere a questo o quello, dobbiamo rispondere a voi che ci pagate, al mondo del lavoro che tiene in piedi il paese. Per noi oggi non è la fine di un ciclo di manifestazioni, per noi oggi è un inizio, non abbiamo intenzione di rinunciare a fare la riforma delle pensioni, del fisco, a combattere la precarietà, non ci fermeremo. Le piazze di oggi ci dicono che non siamo noi oggi gli isolati. Andremo avanti. Ragioneremo con Cisl e Uil, è il momento di andare nelle scuole e nelle associazioni. A chi ci ha detto che il nostro era uno sciopero politico
pensando di denigrarci, dico che quando scendiamo in piazza per cambiare questo Paese e per dargli una prospettiva, stiamo facendo politica nel senso più vero e nobile del termine così come dovrebbero fare i politici eletti. Noi – ha aggiunto – vogliamo davvero cambiare il Paese e non abbiamo intenzione di fermarci. E mi auguro che la piazza di sabato della Cisl sia piena perché abbiamo bisogno di unità sindacale. Viva l’unità sindacale, viva
l’unità del mondo del lavoro, viva la democrazia», Così Maurizio Landini, segretario generale della Cgil durante lo sciopero nazionale.

BOMBARDIERI -«Ai politici dico: svegliatevi e ascoltate queste persone. Ci hanno accusato di aver dilaniato il tessuto
sociale, il disagio sociale invece c’è. Lanciamo un segnale al governo e alla politica, c’è bisogno di misure concrete, c’è un Paese che chiede di superare disuguaglianze e difficoltà. I poveri sono un milione in più, 2 milioni di famiglie non riescono a fare le visite di prevenzione sanitaria. Quando ci dite che avete dato 8 miliardi per sanità, avete dato 170 miliardi alle aziende che hanno delocalizzato, che hanno licenziato con sms, ricordate queste cose quando parlate di equità e giustizia. Noi vogliamo Paese diverso con la nostra voglia di cambiare e di avere una società più giusta. Non ci fermeremo e andremo in piazza se necessario». Così Pierpaolo Bombrdieri, segretario generale della
Uil, durante lo sciopero nazionale


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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