Totò Di Natale rapinato in villa a Empoli: erano in cinque con pistola puntata
EMPOLI – L’hanno rapiato nella sua villa, a Empoli, puntando una pistola. E’ la brutta avventura visuta da Totò Di Natale, uno dei più efficaci attaccanti nella storia della serie A e ora allenatore. Secondo quanto si apprende dalla polizia, contro di lui avrebbe agito un gruppetto di almeno cinque persone, che lo avrebbe aspettato e bloccato fuori dalla villa nei dintorni di Empoli.
Uno dei malviventi gli avrebbe puntato contro una pistola facendosi consegnare un orologio che Di Natale aveva al polso e del valore stimato di circa 30.000 euro. Quando c’è stato l’agguato sarebbero stati presenti familiari di Di Natale, ma è da chiarire se fossero dentro l’abitazione o all’esterno. Al momento comunque non risultano persone rimaste ferite nella circostanza. Indagini in pieno corso della polizia per definire la vicenda in tutti i suoi aspetti.
Secondo quanto appreso successivamente, i cinque malviventi si sarebbero appostati nel giardino della villa. Quando uno dei familiari dell’ex calciatore è rientrato e ha aperto la porta di casa, sarebbero usciti dai nascondigli e lo avrebbero spinto all’interno entrando così anche loro, armati di una pistola. A questo punto si sarebbero trovati davanti la famiglia al completo, compreso Totò Di Natale, che si sarebbe sfilato il Rolex che aveva al polso e lo avrebbe consegnato a uno dei malviventi. I rapinatori una volta avuto l’orologio si sarebbero allontanati.
Gli investigatori non escludono che avessero voluto continuare la rapina ma che poi possano essere scappati per qualche altro motivo, forse perché allarmati da qualcosa. Tra le ipotesi al vaglio, anche quella che potessero essere in contatto con un complice, un palo che potrebbe averli fatti allontanare dopo essere stato messo in allarme, magari da un’auto transitata troppo vicino alla villa. I malviventi, che parlavano italiano senza particolari accenti, hanno agito a volto coperto da passamontagna e calzando dei guanti. Le indagini sono condotte dalla squadra mobile delle questura di Firenze. Sul posto ieri anche la polizia scientifica per i rilievi.