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Sea Eye carica a bordo 233 migranti, ma Malta nega lo sbarco

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EPA/FABIAN HEINZ / SEA-EYE

MALTA – Le autorità maltesi hanno rifiutato la richiesta della Ong tedesca Sea-Eye di sbarcare 233 migranti che sono stati salvati in quattro operazioni nell’area di ricerca e salvataggio maltese. Tra i migranti ci sono quattro donne incinte e otto bambini.

Le forze armate di Malta hanno affermato che «Malta non è in grado di fornire un porto sicuro» e hanno indicato all’Ong tedesca la Tunisia come il porto sicuro più vicino. Anche se l’Ong tedesca ha informato il centro maltese per il
coordinamento di ricerca e salvataggio di una quinta barca in difficoltà, le ricerche non ha avuto successo.
Tre settimane fa Alarm Phone ha chiesto alle autorità maltesi di salvare circa 430 persone che erano nella zona Sar maltese. Sebbene la Tunisia abbia accettato i migranti per evitare un naufragio, tre dei migranti hanno perso la vita.

Probabilmente adesso la nave umanitaria farà rotta verso la Sicilia.

Le Autorità maltesi vietano lo sbarco, mentre quelle italiane aprono le braccia, sotto tiro della magistratura e della associazioni umanitarie. Le Ong non protestano contro le decisioni di Malta, visto che da sempre è evidente la loro volontà di indirizzare tutti gli sbarchi in Italia. Una situazione insostenibile che solo i governi di sinistra possono tollerare, gli italiani un po’ meno.


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Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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