Manovra: sindacati polizia schierati compatti contro il governo dichiarano stato agitazione
ROMA – I segretari generali di Sap, Fsp Polizia, Coisp-Mosap, Silp-Cgil-Uil Polizia, in rappresentanza della maggioranza del personale della Polizia, dichiarano lo stato di agitazione della categoria contro l’emendamento che potrebbe prevedere il trattenimento in servizio del personale per ulteriori due anni. Per questo motivo hanno deciso di indirizzare una nota a tutti i segretari di partito: Matteo Salvini, Pietro Grasso, Matteo Renzi, Giovanni
Toti, Enrico Letta, Giorgia Meloni, Antonio Tajani e Giuseppe Conte e a tutti i capi gruppo di Camera e Senato.
I sindacati sottolineano come «tale emendamento rischi di sviluppare gravi conseguenze, che potrebbero ripercuotersi sull’apparato della Pubblica Sicurezza, poiché la proposta si inserirebbe in un contesto, quello della Polizia di Stato, dove l’organico si caratterizza per un’età anagrafica molto alta già oggetto di forti criticità, che ha
portato il Dipartimento della Pubblica Sicurezza ad intervenire negli anni trascorsi».
Inoltre, spiegano, «questo emendamento rischierebbe di incidere sul turn over, bloccando l’arruolamento di giovani operatori. Senza tralasciare che avrebbe conseguenze negative sui colleghi attualmente in servizio, limitando la possibilità di promozioni interne e pregiudicando le legittime aspirazioni di carriera, con un conseguente rallentamento della mobilità verso le province dove vi sono lunghe graduatorie di attesa. Inoltre la previsione si porrebbe in contrasto con il principio di specificità di cui all’art. 19 della legge 4 novembre 2010, n. 183 dal momento che riguarda questioni previdenziali per le quali è opportuna e doverosa la concertazione con le Organizzazioni Sindacali. Riforme previdenziali non possono essere calate dall’alto ma necessitano di una doverosa concertazione. In ragione di quanto evidenziato, i segretari cofirmatari della lettera chiedono di non sostenere in Parlamento una misura che avrebbe conseguenze negative sul turn over, pregiudicando il necessario arrivo di giovani agenti di cui vi è grande bisogno, mettendo pertanto a rischio la sicurezza del Paese. A 62 anni di età non si possono svolgere in sicurezza servizi di ordine pubblico, controllo del territorio su una volante e nemmeno lunghi appostamenti per indagini di polizia giudiziaria. La freschezza fisica è requisito fondamentale per dare massima efficienza ai servizi di polizia. Ben altre sono le priorità per la sicurezza del nostro Paese, assunzioni straordinarie di giovani agenti, la tutela legale per fatti di servizio, mezzi e dotazioni adeguate. Ci affidiamo al senso di responsabilità del Senato nel valutare compiutamente questo emendamento, diversamente lo stato di agitazione si protrarrà e al fine di tutelare la categoria e la sicurezza del Paese la manifestazione di piazza diventerà imprescindibile».