Pillole anticovid e monoclonali: molto efficaci per prevenire progressione virus: Lo certifica segretario Simit (malattie infettive e tropicali)
PISA – Non appena l’Agenzia europea del farmaco Ema autorizzerà la pillola anti-Covid sviluppata da Pfizer, «noi ci auguriamo di averla a disposizione il prima possibile perché affiancando gli antivirali ai monoclonali avremo più armi nei confronti delle varianti, Omicron in testa, perché alcuni monoclonali non sono efficaci su questa variante». Lo sottolinea Marco Falcone, professore associato di malattie infettive all’università di Pisa e segretario della Simit (Società italiana di malattie infettive e tropicali), intervenuto a ‘Gli Inascoltabili’ su radio New Sound Level.
Il farmaco di Pfizer, spiega, è «un antivirale che si prende in compresse, che nello studio registrativo ha avuto un’efficacia di circa il 90% nell’impedire la progressione dell’infezione in polmonite o in patologie che necessitano dell’ospedale. E’ uno strumento molto interessante, perché sono delle compresse che si prendono per 5 giorni, quindi è la pillola anti-Covid più promettente. L’Ema si è già espressa favorevolmente e anche l’Aifa in Italia ha pubblicato una preliminare disponibilità all’acquisto. Quanto ai monoclonali, sono anticorpi fatti in laboratorio – ricorda l’esperto – e la loro risposta immunitaria è simile a quella degli anticorpi prodotti da un vaccinato. Ma a differenza di questi che hanno bisogno di un periodo di produzione da parte del sistema immunitario, i monoclonali danno una risposta immediata in caso di contagio. Come se avessi uno stock di anticorpi pronti nel momento in
cui ti infetti, perché sono molto efficaci nel prevenire la progressione della malattia».
Un altro colpo mortale alla campagna vaccinale governativa (finora inconcludente, come dimostrano i ri9sutati), che, secondo i9nsdiscrezioni non smentite. il governo vorrebbe estendere anche ai bimbi al di sotto dei 5 anni, come ha anticipato Pfizer nelle sue sperimentazioni del vaccino.