
Green pass europeo: la Ue corregge il tiro, per viaggi vale 9 mesi
BRUXELLES – Oggi la Commissione Europea ha adottato nuove regole collegate al certificato Covid digitale Ue”, o Green Pass, stabilendo “un periodo di accettazione di 9 mesi, o 270 giorni, per il certificato di vaccinazione a scopi di viaggio all’interno dell’Ue. Lo dice il portavoce dell’esecutivo Ue Christian Wigand, durante il briefing con la stampa a Bruxelles.
La nuova regola si applicherà a partire dal primo febbraio 2022, vale a dire che, a partire da quella data, gli Stati membri, tutti, accetteranno il certificato per una validità di 270 giorni a partire dal completamento del primo ciclo vaccinale, cioè dalla data della seconda dose per Pfizer, Moderna e AstraZeneca, e dalla data dell’unica dose per Janssen.
La regola, introdotta tramite atto delegato dalla Commissione, è vincolante per tutti gli Stati membri ed arriva dopo che il Consiglio Europeo ha auspicato un approccio coordinato per quanto riguarda le restrizioni di viaggio. Un periodo di validità uniforme del Pass aiuterà i Paesi Ue a coordinarsi meglio. Il periodo di validità è stato deciso sulla base del parere dell’Ecdc, secondo il quale la terza dose di vaccino è raccomandata “al più tardi” sei mesi dopo il completamento del primo ciclo vaccinale contro la Covid-19. Una raccomandazione che non è sempre possibile rispettare, dato che non pochi Paesi sono in ritardo nella somministrazione delle terze dosi.
A questi sei mesi ne vengono aggiunti tre, un periodo di grazia che dovrebbe consentire agli Stati di accelerare nella somministrazione dei booster. La durata del certificato dopo la vaccinazione con la terza dose non è stata ancora determinata, perché “dobbiamo ancora raccogliere le evidenze” scientifiche relative all’immunità conferita dal booster, spiega il portavoce Christian Wigand. Finora nell’Ue sono stati rilasciati in tutto circa 807 mln di certificati: 60 Paesi in tutti i continenti hanno aderito al sistema.
