Bimbo ucciso dal padre. C’era codice rosso per maltrattamenti. Calderoli: «stavolta qualcuno dovrà rispondere»
ROMA – Non c’era stata una denuncia diretta da parte della moglie, ma in base ad alcune segnalazioni da parte di altri era stato aperto un codice rosso per maltrattamenti in famiglia per Davide Paitoni, che la scorsa notte ha ucciso il figlio Daniele di 7 anni e ha poi tentato di uccidere la ex moglie. Lo si apprende dagli inquirenti. I presunti maltrattamenti segnalati sarebbero cominciati nel 2019.
Su un biglietto lasciato sul cadavere del bimbo, chiuso nell’armadio, Paitoni ha scritto Mi dispiace, perdonami papà. Nella breve missiva l’uomo ha confessato il suo gesto ed espresso grande disprezzo per la ex moglie
«Nel giorno del dolore per un bimbo di 7 anni trucidato dal padre, con una madre gravemente ferita, non si fanno polemiche. Ma una domanda mi sia concessa: quale autorità giudiziaria ha concesso ad un uomo sottoposto ad una misura cautelare, che appena un mese prima aveva accoltellato un collega, e per questo era sottoposto alla misura degli arresti domiciliari, un uomo che evidentemente non aveva lucidità e serenità, di trascorre le feste di fine anno con il figlio? Stavolta qualcuno dovrà rispondere». Lo afferma Roberto Calderoli, vice presidente del Senato.