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Siena: processo RubyTer, motivazioni assoluzione Berlusconi perché il fatto non sussiste

SIENA – «Anche là dove si assuma, come ritenuto dal Tribunale, che Danilo Mariani abbia deposto il falso nei
procedimenti ‘Ruby 1’ e ‘Ruby 2’, la mendace testimonianza non è affatto univocamente indicativa dell’esistenza di un pregresso e/o successivo accordo corruttivo intercorso tra gli imputati. Rispetto a quella prospettata dal pubblico ministero, sussiste infatti una confliggente ipotesi: è quella per cui Danilo Mariani abbia sì deposto il falso, ma non già perché così ‘tenuto’ a fare in i esecuzione di un patto corruttivo stipulato con Berlusconi bensì in ragione del legame professionale ed amicale che lo legava, da tempo, a Berlusconi. Siffatta ipotesi alternativa non appare in alcun modo superabile, sulla scorta dei dati, probatori acquisiti».

Così il Tribunale di Siena, con il collegio presieduto dal giudice Simone Spina, nelle motivazioni della sentenza, depositata oggi, con cui il 21 ottobre scorso il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi e l’ex pianista delle feste nella Villa di Arcore Danilo Mariani sono stati assolti perchè il fatto non sussiste dall’accusa di corruzione in atti
giudiziari in concorso nello stralcio del processo Ruby ter.


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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