Augusta, migranti: arrivano anche i 439 «naufraghi» della Geo Barents, il Viminale assegna porto alla Ong
AUGUSTA – Sbarcherà ad Augusta la nave Ong Geo Barents che da nove giorni chiedeva un porto sicuro per i 439 «naufraghi» soccorsi in sei diverse operazioni nel Mediterraneo centrale tra il 19 e il 21 gennaio. Nelle ultime ore a bordo della nave, il cui arrivo ad Augusta è previsto nel pomeriggio, era salita la tensione. Le condizioni fisiche e soprattutto psicologiche dei 439 naufraghi a bordo soccorsi in sei diverse operazioni nel Mediterraneo centrale tra il 19 e il 21 gennaio si erano aggravate. «Siamo stati testimoni di un peggioramento della situazione con il passare dei giorni – dice Hager Saadallah, psicologa a bordo della nave di Msf -. Alcuni di loro si sono persino chiesti se il mondo si sia dimenticato di loro».
Da qui l’ennesima richiesta di un porto sicuro di sbarco, assegnato adesso dal Viminale. Come si può vedere chiaramente dalla grafica soprastante, la Ong era già sicura della decisione del nostro governo, visto che si trovava già davanti alle coste siciliane, come dimostra il tracciato ripreso dal sito vesselfinder.com.
A bordo della nave umanitaria ci sono anche 13 donne e 112 minori, tra loro quattro bambini sotto i 5 anni e un neonato di 2 mesi. Nel 90 per cento dei casi i minori sono non accompagnati: hanno affrontato da soli la traversata del Mediterraneo a bordo dei barconi prima di essere soccorsi dall’equipaggio della Geo Barents. I naufraghi provengono per la maggior parte da Eritrea, Bangladesh e Pakistan. E come al solito, abitudine inveterata delle navi Ong che solcano il Mediterraneo, tutti arrivano in Italia. Il nostro governo cede alle richieste, dopo aver fatto un minimo di resistenza, e la Ue ignora completamente il problema.