
Covid-19: sono almeno 1,6 milioni gli over50 a rischio sanzione per non essere vaccinati

ROMA – Sono almeno 1,6 milioni gli over 50 che da martedì 1 febbraio rischieranno di essere sanzionati. Cittadini non vaccinati, non esenti dall’essere immunizzati e nemmeno guariti dal Covid negli ultimi sei mesi, situazione che conferirebbe loro un’immunità temporanea e il relativo green pass rafforzato che dal 10 febbraio sarà obbligatorio.
La stima è stata calcolata attraverso la Sogei, la banca dati controllata dal ministero dell’Economia e delle Finanze, tramite il sistema della tessera sanitaria a cui sono agganciate tutte le credenziali di ogni cittadino a partire dal codice fiscale. Nell’ultima settimana, tra il 19 e il 25 gennaio, le prime dosi per le fasce d’età più a rischio sono scese del 25,6% rispetto ai sette giorni precedenti, tanto che al momento risultano privi di copertura vaccinale quasi due milioni di over 50. A questa cifra va però sottratto il numero dei cittadini che hanno contratto l’infezione negli ultimi sei mesi o che hanno ottenuto un certificato di esenzione dal vaccino per patologie che ne sconsigliano la somministrazione: circa 400mila persone in tutto che portano gli over 50 a rischio sanzione ai 1,6 milioni iniziali.
Vista l’alta trasmissibilità della nuova variante Omicron, il numero di guariti è però destinato ad aumentare. Anche perché il ceppo ha contagiato molte persone con oltre 50 anni di età. Nell’ultimo rapporto dell’Istituto superiore di Sanità il dato di quanti over 50 hanno contratto il Covid non è facilmente individuabile perché le fasce anagrafiche sono divise per ventennio e quella tra i 40 e i 59 anni raggruppa anche chi (tra i 40 e i 49 anni, per l’esattezza) non è sottoposto all’obbligo vaccinale. I dati però evidenziano che nel periodo compreso tra il 17 dicembre e il i6 gennaio si sono infettati circa 77 mila over 60 e altri 105 mila cittadini tra i 50 e i 59 anni. Al netto dei decessi, si tratta di persone che dunque non sono tenute all’obbligo vaccinale almeno per i prossimi sei mesi. Anche se non rientrano quindi nella lista dell’anagrafe vaccinale — compilata attraverso i dati trasmessi dalle Regioni — per loro non sarà emessa dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione la sanzione da 100 euro, sotto forma di cartella esattoriale.
