Quirinale: Elisabetta Casellati candidata del Centrodestra. Centrosinistra studia la reazione
ROMA – Si va alla conta. Il Centrodestra ha indicato Elisabetta Alberti Casellati come candidata alla Presidenza della Repubblica. Si tratta della presidente del Senato, che sarebbe anche la prima donna capace di diventare Capo dello Stato. Ma non mancherebbe anche un’altra possibilità sul tavolo: ossia la candidatura dell’ex magistrato Carlo Nordio. Dopo il vertice di ieri sera il centrodestra tornerà a riunirsi stamani, 28 gennaio 2022, alle 9, per decidere quale nome indicare nella scheda alla quinta votazione per il Colle. Stavolta, dunque, niente bianca o astensione: Lega Fdi Fi e centristi hanno deciso di contarsi per capire meglio gli equilibri interni e testare la compattezza della coalizione. Tutti hanno dato mandato a Matteo Salvini per esplorare i profili in campo.
«Ci rivedremo alle 9, la Caselati è uno dei nomi. Qualcuno glielo dirà», ha detto Giovanni Toti. Raccontano che il clima del summit non sarebbe stato proprio dei migliori, come confermato da Vittorio Sgarbi al termine dell’incontro: «C’è molta confusione sotto il cielo del centrodestra…». Raccontano, in particolare, che ci sarebbe stato un botta e risposta tra il coordinatore nazionale di Fi, Antonio Tajani, e la presidente di Fdi, Giorgia Meloni sulla strategia da tenere.
Il Centrosinistra, che aveva già espresso la sua contrarietà alla candidatura della presidente del Senato, riunirà le tre delegazioni (Pd-M5s-Leu) intorno alle 8,30 di stamani per decidere il comportamento di reazione. Lo ha deciso un vertice a tre, Letta-Conte-Speranza, che si è volto nella notte appena appresa la notizia della mossa di Salvini e compagni.
Vittorio Sgarbi, alla fine della riunione del centrodestra, ha commentato: «Nella riunione siamo tornati alla terna e poi si è valutato una specie di ballottaggio tra Casellati e Nordio, credo non ci siano altri nomi. Nordio era nella terna ma si sapeva che la terna poteva coprire la Casellati perché figura istituzionale. La mia idea è che se sono furbi, quelli dei 5 Stelle, che hanno votato prima Maddalena e oggi Di Matteo, non volendo Draghi, potrebbero votare Casellati e potrebbero determinare, loro, l’elezione»