Firenze, Maggio Musicale: debutta con successo «Lo sposo di tre, e marito di nessuna», opera buffa di Cherubini
Firenze – Ha debuttato con successo al nuovo auditorium del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino l’unica opera buffa di Luigi Cherubini, Lo sposo di tre, e marito di nessuna, mai rappresentata prima a Firenze, benché fiorentino sia il compositore che la ultimò a 23 anni, nel 1783: quattro anni prima che debuttasse il Don Giovanni di Mozart. Una classica commedia degli equivoci e dei raggiri, con un libretto in cui non mancano battute esilaranti e una partitura che, in quasi tre ore di musica (eseguita integralmente) annovera diverse belle arie, ben interpretate dall’ottimo cast; ha brillato particolarmente Sara Blanch (Donna Lisetta, nei panno della baronessa sorella di Don Martino, che risentiremo durante il festival come Amore nell’Orpée et Eurydice di Gluck), ma tutti (Fabio Capitanucci, Don Pistacchio, lo sposo gabbato; Arianna Vendittelli, la baronessa Donna Rosa che avrebbe dovuto sposare senza averla mai vista, Giulio Mastrototaro, Folletto, Benedetta Torre, la sua compagna e socia in affari truffaldini Bettina, Alessio Arduini, Don Simone) sono stati pienamente all’altezza del ruolo, ben amalgamati dalla direzione di Diego Fasolis (per la prima volta alla guida dell’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino), spigliati nella recitazione e felicemente dotati di un’ottima dizione, anche i soli due stranieri (Sara Blanch, spagnola, e il tenore russo Ruzil Gatin). Il regista Cesare Lievi costruisce uno spettacolo gradevole e, nonostante la lunghezza dell’opera, scorrevole; funzionale il congegno scenico a quinte rotanti e ben utilizzati i bravi figuranti, ora cavalli, ora romantico giardino fiorito.
Solo due le repliche, domenica 6 febbraio alle 15.30 e martedì 8 febbraio alle 20. Dettagli e biglietti in vendita senza sovrapprezzo sul sito del Maggio