Cimitero di Trespiano, lapidi nel bosco: l’assessore, nessun resto umano. Riesumazioni del ’72
FIRENZE – Non ci sarebbero resti umani fra le lapidi abbandonate nel bosco, vicino al cimitero di Trespiano. Lo spiega l’assessore ai servizi cimiteriali, Alessandro Martini: “Abbiamo fatto una verifica sui primi nomi individuati durante i sopralluoghi di stamani e si tratterebbe di riesumazioni fatte nel 1972, quindi di sepolture di almeno 60 anni fa. Dai rilievi svolti questa mattina non risulta la presenza di resti umani”.
Ancora Martini: “Si tratta di un episodio molto spiacevole e lesivo per l’amministrazione e dell’interesse della collettività: “Stiamo facendo gli accertamenti del caso per ricostruire la vicenda e individuare i responsabili, ma posso escludere il coinvolgimento dei nostri operatori cimiteriali”.
Oggi, 7 febbraio 2022, fa sapere il Comune di Firenze, sono stati effettuati diversi sopralluoghi da parte della direzione patrimonio, servizi cimiteriali e polizia municipale nel bosco dove sono state rinvenuti i resti delle lapidi. L’area, di proprietà comunale, risulta facilmente accessibile dall’esterno. L’amministrazione comunale ricorda che la procedura prevede la riesumazione dopo un minimo di 10 anni dopo aver avvisato i familiari dei defunti. Una volta riesumata la salma, la pietra e il marmo delle tombe, se non riutilizzabili, vengono stoccati e poi smaltiti secondo uno specifico iter, che almeno dal 2010 prevede l’intervento di Quadrifoglio prima e di Alia poi.