Toscana ferrovie: si del Consiglio regionale al potenziamento della Firenze – Pisa – Livorno
FIRENZE – Quasi due ore di dibattito in aula consiliare di palazzo del Pegaso – ieri pomeriggio, mercoledì 9 febbraio – per un confronto a tutto tondo sulla mozione presentata da Irene Galletti (M5S), ed emendata da Fausto Merlotti (Pd), ”In merito al potenziamento della linea ferroviaria Firenze-Pisa-Livorno”, come recita il nuovo titolo dell’atto.
La mozione, come illustrato in aula dalla firmataria, ricorda come già nel luglio del 2016 il Consiglio regionale aveva approvato un atto che nell’ambito del potenziamento dei collegamenti ferroviari verso la
Toscana costiera, focalizzava l’attenzione sulla linea ferroviaria Firenze-Pisa-Livorno, una tra le più frequentate della Toscana, anche per la sua natura di collegamento e di integrazione tra gli Aeroporti
di Firenze e di Pisa, nonché come collegamento ferroviario tra il capoluogo di regione, la costa e il sistema dei porti toscani. La mozione, approvata dall’aula con 27 voti favorevoli e 3 contrari (i consiglieri di Italia Viva e Forza Italia), impegna il Presidente e la Giunta regionale a valutare la fattibilità di uno studio specifico, per una migliore programmazione dei servizi ferroviari, garantendo la piena
integrazione tra treno e aereo, salvaguardando le esigenze dei pendolari, nonché a valutare la stesura di un masterplan che preveda nei prossimi anni una nuova linea ferroviaria Firenze-Pisa, con
l’obiettivo di diversificare i servizi veloci da quelli di tipo metropolitano ad uso dei pendolari.
Critico Marco Stella (FI): ”In quest’aula sta succedendo qualcosa, è in atto uno spostamento che tende ad escludere dal governo regionale Italia Viva e ad inglobare il Movimento 5 Stelle”. ”Io voterò contro questa mozione”, ha concluso, ”perché in tale atto c’è l’affossamento dell’Aeroporto di Peretola”.
A rispondere al consigliere è stato lo stesso Presidente della Giunta, Eugenio Giani: ”Mi attengo fermamente al programma di governo, quindi alla valorizzazione della pista di Peretola, attraverso un metodo di concertazione, compatibile con lo scalo di Pisa”. ”I due aeroporti hanno mission diverse, ma i due scali hanno bisogno l’uno dell’altro, la sinergia è vincente – ha concluso – Chi si pone in una logica campanilistica sbaglia e io lo contrasterò”