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Fiorentina vince anche a Spezia (1-2). Amrabat sbaglia ma si riscatta col gol decisivo. Pagelle

Amarabat festeggiato dai compaghni dopo il gol decisivo, capace di riscattare il clamoroso errore precedente Foto Violachannel

LA SPEZIA – Ha un nome e un cognome la vittoria della Fiorentina (1-2) al Picco di La Spezia: Sofyan Amrabat. Perfetto sostituto di Torreira fino al 29′ della ripresa quando, con la Fiorentina in vantaggio grazie al gol di Piatek (che a sua volta si era fatto perdonare con quella conclusione il rigore tirato male e finito sul palo) si è fatto poortar via il pallone dall’ex viola Agudelo, andato in disturbare a pareggiare. E lui, Sofyan, si è coperto la faccia con la maglia. Per la vergogna. Ma ha saputo trovare il guizzo, lo scatto d’orgoglio, Amrabat, proprio nel finale: con caparbietà e determinazione, ha cercato il gol della vittoria infilando Provedel nell’angolino basso alla sua sinistra. Bravo Sofyan: non a caso i compagni l’hanno sommerso di abbracci. Merita un voto alto: per il modo con il quale ha riparato all’errore clamoroso, a quel dannosissimo cincischiare col pallone fra i piedi. Bravo Sofyan e brava, devo dire, praticamente tutta la Fiorentina. Vero che lo Spezia non è il Liverpool, ma la grinta dei viola va riconosciuta. Soprattutto va ammirato il coraggio di chi ha rischiato di compromettere la partita e invece ha poi contriobuito a vincerla. Amrabat, certo, ma anche Piatek: che ha calciato malamente il rigore, mandando il pallone sul palo. Ma poi si è fatto rtrovare pronto su un delizioso traversone da sin istra di Maleh, con Odrizola prontissimo a fare velo, permettendo alla punta polacca di metterla dentro. Fiorentin a in difficoltà solo nella prima parte del match, con lo Spezia deciso ad affondare per evitare alla Fiorentina del ben conosciuto Italiano di alzarsi. Ma a corsa lunga, la qualità è venuta fuori. Ed è stato il marchio doc (denominazione di origine controllata) della squadra viola a prevalere. Squadra che deve ancora crescere e sbagliare meno, certo, ma intanto balza a quota 39 in classifica. Se dovesse vincere anche il recupero con l’Udinese (magari a tavolino!) si troverebbe a ridosso delle grandi, delle prime, ossia di quelle squadre che spendono (vedi Juve). Intanto godiamocela, questa Fiorentina: in attesa di rivederla contro l’Atalanta, al Franchi, domenica 20 febbraio. Eppoi contro la Juve, il 2 marzo. Ma queste sono altre storie future, tutte da pregustare.

FISCHIATA PER ITALIANO – Lo sapeva, Vincenzo Italiano, che non sarebbe stato accolto bene al Picco di Spezia, il suo vecchio stadio. Qui lo considerano un traditore perchè stracciò il contratto apprena firmato per correre dalla Fiorentina. Quindi fischiata per l’allenatore appena mette piede in campo. Formazione viola, almeno questa volta, prevista: con Castrovilli e Maleh ai lati di Amrabat e Piatek, davanti, con Gonzalez e Sottil. In ttibuna il cit polacco Michniewicz (che ha preso il posto di Paulo Sousa), venuto per vedere Piatek e i due polacchi dello Spezia, ossia Reca e Kiwior. Cinquemila gli spettatori nello stadio spezzino: 400 i tifosi viola. Pronti via e Spezia in avanti. Occasione al 2′: angolo radente di Verde che mette in difficoltà la difesa viola. Sulla ribattura Erlic calcia di sinuistro ma il pallone va alto sopra la traversa.

PALO SU RIGORE – Spezia aggressivo e disposto a impedire la manovra viola. Anche i terzini spingono per evitare che la Fiorentina resti alta, come piace a Italiano. Ma la Fiorentina resiste e riparte. Al 13′ Gonzalez schizza in area, potrebbe puntare a rete ma Reca lo spinge e lo butta giù. Rigore netto. Verifica al Var che dà esito positivo. Piatek va sul dischetto: parte, rallenta la corsa e la butta sul palo a destra di Provedel. Rigore tirat E’ il terzo penalty sbagliato dalla Fiorentina malissimo: ricordo ,lo scavino di Vlahovic contro il Genoa e il tiro sbagliato da Biraghi a Cagliari. Ma se vogliamo è addirittura il quarto: Piatek si era fatto parare il tiro dal dischetto anche a Bergamo, ma era stato bravo, l’attaccante polacco, a prendere la respinta di Musso e a segnare. Stavolta il pallone, ribattuto dal montante, è finito lontano.

AMRABAT I – Si distingue, stasera, Amrabat che fa un buon lavoro a metà campo e spesso lancia Gonzalez. Al 26′ angolo di Castrovilli e pallone sulla testa di Igor che la manda alta. Tre minuti dopo bel traversone di Gonzalez in mezzo, dove Castrovilli e Maleh, pur vicinissimi, non ci arrivano. Al 32′ pallone delòizioso di Castrovilli per Piatek murato in area spezzina. Buoni e insidiosi anche gli spunti di Odriozola sulla fascia. E mi ripeto: è preciso nell’interdizione e nei rilanci il tanto vituperato Amrabat, stasera davvero bravo come regista.

Piatek: sbaglia il rigore, poi porta la Fiorentina in vantaggio Foto Violachannel

PIATEK – E tutto questo movimento si concretizza con il gol del meritato vantaggio della Fiorentina al 42′: recuperom palla a metà campo di Nico Gonzalez, assist di Maleh da sinistra, velo di Odriozola davanti a Provedel, Piatek e lì, implacabile, e non sbaglia. Quarto gol del polacco in maglia viola, primo in campionato. E’ stato un buon primo tempo, quello della Fiorentina. Non brillantissima, magari, ma sicuramente assai efficace. E brava a bloccare la pressione, lunga e insistita, dello Spezia.

MALEH – In avvio di ripresa, Fiorentina sempre aggressiva. Amrabat fa la diga a tre quarti: nessunoi arricci il naso, stasera Sofyan sta funzionando. E Nico Gonzalez è una spina nel fianco dei liguri. E al 6′ Milenkovic potrebbe battere a rete: anticipato in angolo al momento giusto da Kiwior in scivolata. Thiago Motta vede le difficoltà dei suoi e fra tre campi: fuori Sala, Manaj e Gyasi; in campo Agudelo (toh, chi si rivede), Colley e Nzola. Geometrie e qualità, d aparte della Fiorentina. Amrabat di nuovo bravissimo nello sradicare i palloni dai piedi degli avversari a metà campo. E prende tante botte. Italiano cambia: fuori Maleh e in campo Duncan. In ogni caso non mi è dispiaciuto, Maleh: intraprendente e col piede felice nell’assist che ha portato al gol di Piatek, complice il velo di Odriozola.

AGUDELO – Colpisce addirittura la traversa, ma nella parte alta, la Fiorentina al 23′: protagonista Nico Gonzalez direttamente dalla bandierina. Non basta: Odriozola (27′) recupera l’ennesimo pallone a tre quarti e lancia Gonzalez che colpisce al volo ma Provedel risponde con un gran balzo. Gol sbaglisto e gol incassato. Succede spessol. Anche stasera. Amrabat macchia clamorosamente la sua prestazione lasciandosi strappare il pallone dai piedi dall’ex viola Agudelo, rapidissimo nel controllo e nello scatto, senza che nessuno lo possa fermare. Agudelo arriva dfavanmti a Terracciano e lo batte con una rasoiata rasoterra. Amrabat si copre la faccia con la maglia: l’ha fatta grossa!

AMRABAT II – E rischia ancora, la Fiorentina: al 34′ Nikolau si ritrova il pallone giusto il pallone giusto in area viola, ma apre troppo al momento di concludere e il pallone finisce fuori. Entra Saponara al posto di Sottil e Cabral prende il posto di Piatek. La Fiorentina spinge, ma lo Spezia è pronto in ripartenze che fanno paura. Finisce anche la partita di Castrovilli, sostituito da Ikonè. Al 41′ Biraghi cerca il gol, ma colpisce il legno. Però passa un attimo e la Fiorentina il gol lo trova davvero, su assist di Cabral: è Amrabat, il reprobo, a indovinmare l’angolino basso alla destra di Provedel. Riscatto per Sofyan, dopo il clamoroso errore che aveva opermesso allo Spezia di pareggiare. Ecco la reazione che mi aspettavo. Nel pèrimo minuto di recupero Ikonè si mangia il terzo gol>: lan ciarto in area da Gonzalez, l’ex Lilla, a tu per tu con Provedel spara alto. Ancora tre minuti di sofferenza, lottano i viola per mantenere il vantaggio. E arrivano in fondo vittoriosi. Poi tutti sotto la curva dove ci sono i tifosi viola per festeggiare.

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Sandro Bennucci

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