
Referendum giustizia: Consulta ne ammette 4, fra questi la separazione delle funzioni dei magistrati

ROMA – La Corte costituzionale ha proseguito oggi in Camera di consiglio l’esame sull’ammissibilità dei referendum cominciato ieri. “In attesa del deposito delle sentenze, previsto nei prossimi giorni -si legge in una nota- l’Ufficio comunicazione e stampa fa sapere che la Corte ha finora ritenuto ammissibili i
seguenti quesiti referendari: 1.Abrogazione delle disposizioni in materia di incandidabilità 2.Limitazione delle misure cautelari 3.Separazione delle funzioni dei magistrati 4.Eliminazione delle liste di presentatori per l’elezione dei togati del Csm”.
I quesiti “sono stati ritenuti ammissibili perché le rispettive richieste non rientrano in alcuna delle ipotesi per le quali l’ordinamento costituzionale esclude il ricorso all’istituto referendario”. I lavori della Corte proseguono con l’esame dei rimanenti quesiti referendari.
Un duro colpo alle pretese della categoria dei magistrati che pretende di lasciare le cose sostanzialmente come stanno, conservando i propri privilegi.
