Presunti esami facili Link: 9 rinviati a giudizio. Anche l’ex ministro Vincenzo Scotti
FIRENZE – Sono 9 i rinvii a giudizio, 53 i proscioglimenti e sette le assoluzioni in abbreviato, nell’udienza preliminare nata dall’inchiesta su presunti esami facili all’ateneo privato Link Campus University di Roma. A processo, su disposizione del gup di Firenze, andranno, tra gli altri, l’ex ministro Vincenzo Scotti, in qualità di presidente della Link, e il segretario generale del sindacato di polizia Siulp, Felice Romano. La prima udienza del processo è stata fissata per il 22 giugno 2022
In base alle indagini, coordinate dal pm Christine Von Borries, agli studenti sarebbe stato consentito di non frequentare mai le lezioni, in violazione del regolamento dell’ateneo, e gli esami sarebbero stati sostenuti nel capoluogo toscano, e non a Roma alla sede dellaLinkcome invece previsto dalla legge, e senza alcuni tipo di sorveglianza sul corretto svolgimento delle prove. Inoltre, sempre secondo l’accusa, i quesiti posti in sede di esame sarebbero stati sempre illustrati prima agli studenti.
I poliziotti della questura di Firenze sarebbero stati indirizzati allaLinkCampus dal sindacato Siulp, in virtù di una convenzione siglata tra l’ateneo e la Fondazione sicurezza e libertà, di cui era presidente e legale rappresentante il segretario nazionale del sindacato Felice Romano. Sempre in base a quanto emerso, per ogni persona iscritta allaLinkproveniente dal Siulp o comunque vicina al sindacato, alla Fondazione sicurezza e libertà sarebbe stata versata parte della quota di iscrizione, circa 600 euro. Il versamento veniva giustificato con la presunta erogazione, da parte della stessa fondazione, di un corso di perfezionamento in ‘human security’.