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Usa avvertono l’Ucraina: “Invasione russa entro 48 ore”. E maxi attacco hacker ai siti di Kiev

WASHINGTON – L’allarme è arrivato direttamente dalla Casa Bianca. L’amministrazione Biden ha informato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky che, secondo informazioni di intelligence, la Russia sta preparando un’invasione su larga scala del suo Paese nel giro delle prossime 48 ore. Lo riferiscono Newsweek e Cnn citando dirigenti dell’intelligence americana.

Inoltre, secondo le stesse fonti, “segnalazioni di osservatori aerei indicano che la Russia ha violato lo spazio aereo nelle prime ore di oggi, con voli di ricognizione per un breve periodo di tempo sopra l’Ucraina”. Una fonte vicina al governo ucraino, scrive Newsweek, ha confermato il monito, ma ha sottolineato che questa è la terza volta in un mese che a Kiev è stato detto di prepararsi per un’imminente azione militare russa su vasta scala.

Intanto, a seminare il caos è la cyberguerra strisciante da settimane, arrivata adesso a sabotare alcuni dei principali siti web istituzionali.Sotto attacco hacker sono finite le pagine del Parlamento ucraino, la Rada, del ministero degli Esteri e persino dei servizi di sicurezza, insieme a molte altre. Il fronte della Nato continua nel frattempo a lanciare allarmi (“Putin sta muovendo forze aggiuntive e carri armati nei territori occupati del Donbass”, ha denunciato il premier lettone Arturs Krisjanis Karins) e rafforzare le difese in caso di ulteriore escalation militare. E proprio in Lettonia il Pentagono ha deciso l’invio questa settimana di 800 soldati della 173/a brigata aviotrasportata Usaf di stanza a Vicenza.

Sul fianco est dell’Alleanza sono attesi anche otto F-35 e 20 elicotteri d’attacco Apache dalla Germania, mentre 12 elicotteri dello stesso tipo saranno spostati dalla Grecia in Polonia. Secondo l’intelligence Usa, le forze di “peacekeeping” inviate da Mosca nel Donbass ammonterebbero al momento a uno o due battaglioni tattici da circa 800 uomini ciascuno.

Ma sul terreno si moltiplicano le segnalazioni di convogli con equipaggiamenti militari senza insegne visibili – come quelli impiegati in Crimea nel 2014 – che trasporterebbero tank e blindati d’assalto, mentre la Bild riferisce di circa 300 mezzi militari delle forze speciali Spetznaz senza segni distintivi diretti verso le zone di confine. I capi separatisti, però, continuano a smentire piani d’attacco. Pder vedere come andrà a finire basterà aspettare le prossime ore.



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