La mina catasto sulla strada del governo, ma Draghi assicura “nessuna nuova tassa sulla casa”
Torna sulla strada del governo la mina catasto, dopo la débacle evitata per un soffio grazie al voto a favore del governo del rappresentate del centrodestra eletto nel partito di Maurizio Lupi. Alla vigilia di un altro voto a rischio, il premier Mario Draghi cerca di gettare acqua sul fuoco, chiarendo la posizione del governo su uno dei dossier che maggiormente agita la maggioranza: “Nessuno pagherà più tasse” sulla casa. Quattro parole, ben scandite, che da un lato sintetizzano la fermezza dell’esecutivo nel portare avanti riforme ritenute essenziali per il Paese, dall’altro sembrano voler mettere un punto dopo le polemiche dei giorni scorsi. La commissione finanze della Camera si esprimerà in giornata su un altro emendamento soppressivo del catasto, presentato dall’opposizione, su cui i partiti che sostengono l’esecutivo potrebbero nuovamente spaccarsi.
L’incidente non e’ inatteso e soprattutto non sarebbe il primo. Giovedì scorso, nella stessa commissione, la riforma del fisco (e la tenuta del governo) si ò salvata per un solo voto: ben 22 componenti della commissione, tra cui parlamentari di Lega, FI e CI, hanno votato sì all’emendamento soppressivo
dell’articolo 6 della delega, 23 invece si sono opposti. Ora, solo il diverso atteggiamento di Forza Italia dovrebbe scongiurare un sostanziale replay. Gli azzurri – già divisi tra di loro – si sono riuniti nel pomeriggio per decidere il da farsi e alla fine l’orientamento prevalente è stato il non voto.
“Sulla soppressione ci siamo già espressi. Resta aperto il nodo politico, noi speriamo in una mediazione”, sottolineano dal partito aggiungendo come, in ogni caso, non si comprenda l’insistenza del governo sul tema. La Lega appare arroccata su una linea dura. “La decisione finale ancora non c’è ma è ineluttabile – spiega una fonte nel partito -. C’è grande propensione a votare a favore”. Giorgia Meloni, invece, rinnova l’appello agli alleati a “votare no alla delega fiscale” e a “dire no a nuove tasse sulla casa”. In ogni caso, la fermezza mostrata da Draghi sull’argomento non passa inosservata: “Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia abbandonino il comportamento irresponsabile tenuto in commissione”, avverte il senatore dem, Andrea Marcucci.
Ma ogni sorpresa è possibile, anche se da tempo il partito di Berlusconi sembra appiattito sulle posizioni del Pd e quindi potrebbe costituire ancora una volta l’ancora di salvataggio per la navicella dell’ex Presidente della Bce.