Ucraina: ministri esteri s’incontrano in Turchia. Usa accusano Russia di uso armi chimiche. Continuano bombardamenti
KIEV – Oggi, 10 marzo, è previsto finalmente un incontro fra i due ministri degli esteri, il russo Lavrov e l’Ucraino Kuleba, con la mediazione turca, anche se il ministro ucraino ha espresso perplessità sui un risultato positivo. L’incontro si svolge a margine del Forum sulla diplomazia ad Antalya: è il primo faccia a faccia fra i due dall’inizio del conflitto ed è stato fortemente voluto – e tessuto – dal presidente turco Recep Tayyip Erdogan che tenta il ruolo di mediatore, al punto che è già prevista una telefonata fra questo e il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, nel primo pomeriggio ora italiana.
Nel frattempo continuano accuse e provocazioni fra le due parti in campo., visto che la Casa Bianca afferma che non è da escludere il rischio che la Russia “usi armi chimiche” in Ucraina. In un post su Twitter nel quale respingeva come “falsità” le affermazioni del ministero degli Esteri russo secondo cui gli Usa stanno sviluppando armi chimiche e biologiche in Ucraina al confine con la Russia, la portavoce della Casa Bianca Jen Psaki ha infatti sottolineato che “tutti dovremmo stare allerta rispetto all’uso di armi chimiche da parte della Russia o aspettarci che Mosca le usi per creare un pretesto, è uno schema chiaro”.
Anche questa notte sono cadute le bombe, con aerei russi hanno condotto raid sul nord-est dell’Ucraina, in particolare sulla città di Okhtyrka, nella regione di Sumy, dove si contano almeno tre morti, un 13enne e due donne. Così Zelensky spera nei corridoi umanitari, ricorda che sono circa 35mila i civili evacuati nella giornata di ieri e auspica che le operazioni di evacuazione possano proseguire anche oggi, con l’apertura di altri tre corridoi umanitari: da Mariupol, assediata da nove giorni, da Volnovakha nel sud-est e da Izioum nell’est.