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Putin: per forniture gas a Paesi ostili solo pagamenti in rubli

Gas
EPA/FOCKE STRANGMANN

MOSCA – Altra mossa di Putin contro i Paesi dell’occidente nella sua lista nera, fra cui l’Italia. Mosca, fa sapere il Cremlino, non accetterà più dollari o euro dai “Paesi ostili” (quelli che hanno applicato le sanzioni alla Russia) per le forniture del proprio gas. L’unica valuta accettata sarà il rublo. Putin ha ordinato al governo di emanare una direttiva che obblighi Gazprom (la principale azienda che opera nel gas) a convertire in rubli i contratti di fornitura con i “Paesi ostili”. Fornire merci russe all’Ue e agli Stati Uniti e ricevere pagamenti in dollari ed euro, avrebbe detto il presidente secondo quanto riporta il sito Kommersant, “non ha alcun senso per noi”. Che effetto ha prodotto l’annuncio? Il rublo ha subito recuperato valore alla Borsa di Mosca: ora è scambiato a 100 sulla moneta americana, ben lontano dai 75 del periodo precedente la guerra in Ucraina. Putin ha poi aggiunto che il congelamento degli asset avvenuto attraverso le sanzioni ha distrutto la fiducia di Mosca. Il cambiamento, precisa il presidente russo, riguarda soltanto la valuta di pagamento e non il contenuto dei contratti, che verranno rispettati. Ciò vuol dire che, per ora, Mosca non chiuderà i rubinetti al gas e al petrolio diretti verso l’Europa. Al governo e alla banca centrale russi una settimana di tempo per risolvere la questione (non proprio banale) dal punto di vista tecnico.

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