Tramvia Sesto Fiorentino: fermata al Polo scientifico. Accordo Regione- Comuni. La protesta di Fdi
SESTO FIORENTINO – Una fermata che si chiama “Polo scientifico” davanti alla Cappella della Madonna del Piano e un sistema di bus navette interno all’area universitaria per garantire gli spostamenti degli studenti e dei professori. Sarà organizzato così l’accesso al Polo scientifico, con la tramvia che da Peretola
raggiungerà Sesto fiorentino e entrerà nel Polo con una staffa di andata e ritorno in corrispondenza dell’intersezione con via dei Giunchi, per fermarsi a “Polo scientifico”.
Il nuovo percorso, frutto di un accordo fra la Regione, i Comuni interessati e l’Università è stato presentato stamani in palazzo Strozzi Sacrati dal presidente della Regione Eugenio Giani insieme al sindaco di Firenze Dario Nardella, al sindaco di Sesto Lorenzo Falchi, gli assessori alle infrastrutture e mobilità della regione Stefano Baccelli e del Comune di Firenze Stefano Giorgetti. Era presente anche la rettrice dell’Università degli studi di Firenze Alessandra Petrucci.
Ma Francesco Torselli, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale è contrario all’intesa. Infatti scrive: “L’isolamento infrastrutturale del polo scientifico dell’Università di Firenze è frutto delle politiche sconsiderate della sinistra toscana. Soltanto nella nostra Regione si poteva pensare di costruire un’eccellenza della ricerca e dello studio universitario in mezzo al deserto. Siamo nel 2022 e, secondo gli annunci dell’ex Presidente Enrico Rossi, quest’anno doveva essere inaugurato il collegamento tramviario tra Sesto e Firenze. Invece, oggi, non è stata neanche avviata la fase progettuale. Anzi…”.
“La giunta Giani ha stralciato l’ipotesi di realizzare tre fermate della tramvia nel Polo scientifico. E qui arriva il bello! Il progetto presentato dal governatore prevede una biforcazione che farà arrivare i convogli – dal sabato alla domenica – davanti al liceo Agnoletti. Sarà questa la fermata del Polo universitario. Da qui studenti, ricercatori e docenti potranno prendere un bus per raggiungere l’Università. Insomma, la Regione Toscana propone ancora gli autobus come soluzioni per la mobilità. Altroché transizione ecologica. Con il taglio alle borse di studio universitarie e con questo ridicolo progetto, Giani e la sua giunta dimostrano quanto tengono a università e ricerca: un bel niente”.