Ucraina: notte di bombe. Torture nelle chiese. E la Russia sta per sferrare il nuovo attacco al Donbass
KIEV – Le forze armate russe sono pronte ad una nuova offensiva nel Donbass. La notte è stata tormentata da nuovi, intensi bombardamenti russi. Si parla di nuove atrocità e perfino di torture nelle chiese. E poco dopo le 6 di questa mattina, 11 aprile 2022, le sirene di allarme raid aerei hanno suonato in tutta l’Ucraina, comprese le regioni di Leopoli, Kiev, Dnipro e Zaporizhzha, hanno affermato i media locali. L’allarme è scattato ore dopo che il presidente ucraino Zelensky ha avvertito i suoi connazionali di prepararsi a “operazioni” russe “ancora più grandi” nell’Est del Paese.
Su questo concordano numerosi analisti, dopo aver esaminato le immagini satellitari che mostrano centinaia di veicoli militari in movimento. Primo obiettivo dell’attacco sarebbe la città di Izium, poi toccherebbe a Dnipro, considerata un “obiettivo strategico”.
La conferma arriva anche da Ramzan Kadyrov, capo della repubblica russa della Cecenia e comandante delle milizie cecene impegnate nella guerra in Ucraina: “Ci sarà un’offensiva. Non solo su Mariupol, ma anche su altri luoghi, città e villaggi. In primo luogo libereremo completamente Lughansk e Donetsk, e poi prenderemo Kiev e tutte le altre città” ha detto in un video pubblicato sul suo canale Telegram.
Proprio a Mariupol i combattimenti sono sempre più intensi e le forze russe sono riuscite a conquistare nuovo terreno: la città portuale ucraina, assediata ormai da settimane, ora è divisa in due parti, come afferma l’equipe di esperti dell’Institute for the Study of War nel suo ultimo report. I combattenti ucraini – circa 3.000 – si trovano nel porto principale a sud-ovest e nell’acciaieria Azovstal a est.
Intanto una buona notizia: sono circa 11mila le mine neutralizzate nella regione di Kiev liberata dalle truppe russe. Lo ha dichiarato il capo dell’amministrazione militare della regione di Kiev, Oleksandr Pavliuk, spiegando che le forze russe hanno lasciato molte ”sorprese”, comprese mine tese come trappole. Lo riporta Ukrinform.