Skip to main content
Natale 2025
Admin Ajax.php?action=kernel&p=image&src=%7B%22file%22%3A%22wp Content%2Fuploads%2F2022%2F04%2FOrphee Et Euridice Foto Michele Monasta1

Firenze, «Orphée et Euridice» di Gluck: applausi all’apertura dell’84° Maggio Musicale. Finalmente col tutto esaurito

Orphee Et Euridice Foto Michele Monasta
Orphee et Euridice (foto Michele Monasta)

FIRENZE – Applausi. E gente in piedi entusiasta. Si è aperto così, martedì 12 aprile 2022 nell’Auditorium del Teatro del Maggio l’84° Festival del Maggio Musicale Fiorentino; il pubblico, che includeva tutte le autorità locali (tra cui il sindaco Dario Nardella, il Presidente della Regione Eugenio Giani, il direttore degli Uffizi Eike Schmidt ma anche Matteo Renzi e consorte e di vari sponsor), non ha lesinato gli applausi al nuovo allestimento di Orphée et Euridicedi Christoph Willibald Gluck (per la prima volta al Maggio nella versione francese), col nuovo direttore principaleDaniele Gatti alla guida delCoro e dell’Orchestra del Maggio, entrambi in gran forma; contrariamente a quanto annunciato in conferenza stampa, gli strumenti non sono tutti moderni (in organico anche tre tromboni barocchi, oltre a due timpani barocchi e ai flauti di legno); collocato in buca anche il coro, sulla scena, spoglia, con pochi elementi (sostanzialmente, due schermi mobili) e costruita soprattutto dalle proiezioni di Jean Kalman, rimangono solo i tre cantanti solisti Anna Prohaska (Euridice), Juan Francisco Gatell (Orphée), e Sara Blanch (Amore), oltre ai figuranti-danzatori.

La lettura del regista Pierre Audi punta su uno scavo psicologico attualizzante: Orfeo appare come un macho possessivo ma anche facile alle distrazioni esterne (Amore sembra più personificato di quanto previsto dal libretto di Pierre-Louis Moline da quello italiano di Ranieri de’ Calzabigi), e alla fine sembra quasi rimanere solo mentre Euridice ed Amore ballano libere coi figuranti, nonostante la versione di Gluck preveda un lieto fine, con gli dei che perdonano la trasgressione del divieto di guardare l’amata negli inferi, ai quali gli hanno concesso di accedere commossi dalla soavità del suo canto.

Stasera, 13 aprile alle 20, c’è già la prima replica; cast tutto invariato salvo l’interprete della parte di gran lunga più faticosa, quella di Orphée, che solo per una volta sarà l’espertissimo Michele Angelini (già nel ruolo con John Eliot Gardiner all’Opéra Royal de Versailles e alla Royal Opera House di Londra.

Auditorium “Zubin Mehta” del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino(Piazza Vittorio Gui)

Repliche mercoledì 13, martedì 19 e giovedì 21 aprile ore 20; sabato 23 aprile ore 17. Biglietti in vendita anchesul sito del Maggiosenza sovrapprezzo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Firenze Post è una testata on line edita da C.A.T. - Confesercenti Toscana S.R.L.
Registro Operatori della Comunicazione n° 39741
FirenzepostAMP