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Francia, presidenziali: Macron in vantaggio di 10 punti su Le Pen. Ma ribadisce no al termine genocidio

EPA/Mohammed Badra

PARIGI – Emmanuel Macron (55%) torna 10 punti avanti a Marine Le Pen (45%) nei sondaggi per il ballottaggio delle presidenziali, secondo l’Istituto Ipsos per France Info e Le Parisien. Il margine di errore resta fissato a 3,2 punti. Al presidente uscente finisce il 33% dei voti della sinistra radicale di Jean-Luc Mélenchon, arrivato terzo al primo turno. Il 18% dei voti per Mélenchon andranno a Le Pen, mentre il 49% non voterà. A Macron anche il 9% dei voti degli elettori di Eric Zemmour (estrema destra), che per il 78% finiscono a Le Pen.

GENOCIDIO – Il presidente ha ribadito oggi – a proposito della polemica sul suo rifiuto di impiegare la parola “genocidio” per definire le operazioni russe in Ucraina – che “l’escalation verbale” non “aiuterà” gli ucraini e potrebbe spingere gli occidentali a intervenire. Macron – parlando ai microfoni di France Bleu – ha detto di aver parlato in mattinata con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che ieri aveva detto di essere stato “molto ferito” dal rifiuto dell’omologo francese di denunciare un “genocidio” nel suo paese, a differenza del presidente americano Joe Biden. “La parola genocidio ha un senso” e “deve essere una qualifica stabilita da giuristi, non da politici”, ha detto Macron durante una visita elettorale nella città portuale di Le Havre, nel nord della Francia. Secondo lui, “gli stati che parlano di genocidio, secondo le convenzioni internazionali, dovrebbero intervenire. E’ questo che la gente vuole? Io non credo”, perché significherebbe “diventare cobelligeranti” nel conflitto. “Tutti devono mantenere il discernimento – ha proseguito Macron – questo non significa aiutare l’Ucraina, ma entrare nell’escalation verbale senza trarne tutte le conseguenze. Io mantengo la stessa linea d’azione: fare di tutto per fermare questa guerra, essere al fianco degli ucraini, continuare con le misure di solidarietà ed agire per ritrovare la pace e proteggere i nostri connazionali dalla guerra”. Una bacchettata sonora a Biden e a Zelensky.

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