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Aliquote Irpef: le Regioni le aumentano, in testa il Lazio, moderata la Toscana

Irpef

ROMA – Nuove stangate per i contribuenti da parte dei governatori italiani. Previsti aumenti per l’addizionale regionale Irpef, che ammontava nel 2020 a circa 12 miliardi di euro (-2,6% rispetto al 2019). L’addizionale regionale media è pari a 420 euro. Il valore più alto si registra nel Lazio (630 euro), si collocano sopra la media di 420 euro anche Piemonte (530), Campania (480), Emilia Romagna e Calabria (440). Sotto la media Sicilia (280), Veneto (320) e Toscana (380). In linea Lombardia e Liguria (420).

Ma adesso il governo ha dato il via, con la riforma fiscale, a possibili aumenti e i voraci governatori ne stanno subito approfittando.

La regione Lazio di Zingaretti ha disposto, per tutti i redditi che superano i 15mila euro, una maggiorazione unica pari all’1,60 per cento. Ricchi e poveri, stesso aumento, bella equità distributiva del governatore Pd. La Regione Lombardia ha rivisto le aliquote Irpef, ma solo per i redditi sopra i 75 mila euro, con riduzione dell’aliquota all’1,73% dall’1,75 precedente.

La Toscana ha disposto aumenti limitati e moderati. Fino ad oggi prevedeva, in aggiunta all’aliquota base dell’1,23%, tre scaglioni per i ceti medi e medio-alti: lo 0,45% fra i 28mila e i 55mila, lo 0,49% fra i 55mila e i 75mila e lo 0,5% sopra i 75mila euro. Con la riforma, invece, l’aliquota dello 0,45% si applicherà soltanto fino ai 50mila euro lordi, superata questa soglia si salirà allo 0,5%.

Il Piemonte ha completamente riformulato le aliquote, prevedendo: per i redditi fino a 15mila euro, una maggiorazione dello 0,39%; per i redditi oltre i 15mila e fino a 28mila euro, dello 0,90%; per i redditi oltre 28mila e fino a 50mila euro, dell’1,52%; per i redditi oltre 50mila, del 2,10 per cento.

Liguria, Marche e Umbria hanno escluso dalle maggiorazioni i redditi fino a 15mila euro e stabilito, per gli altri scaglioni, nuove percentuali aggiuntive. Nel dettaglio: per i redditi oltre i 15mila e fino a 28mila euro, in Liguria la maggiorazione è dello 0,58%, nelle Marche dello 0,30% e in Umbria dello 0,39%; per i redditi oltre 28mila e fino a 50mila euro, in Liguria più 1,8%, nelle Marche 0,47% e in Umbria 0,44%; per i redditi oltre 50mila, in Liguria più 1,10%, nelle Marche 0,50% e in Umbria 0,60 per cento.

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