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Zelensky: tregua Pasqua ortodossa non accettata dai russi. Occorrono miliardi di dollari al mese per risanare perdite economiche

Azovstal
Azovstal plant in Mariupol,. EPA/OLEG PETRASYUK

KIEV – In un nuovo messaggio al popolo, il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha rivelato che “sfortunatamente la Russia ha rifiutato la proposta di una tregua per la Pasqua” ortodossa, come auspicato ieri dallo stesso Papa Francesco. “Questo – ha aggiunto – dimostra quanto i leader di questo Stato tengano in considerazione la fede cristiana”. Durante un collegamento video con i leader del Fmi, Zelensky ha poi detto che l’Ucraina ha bisogno di miliardi di dollari al mese per affrontare le ‘devastanti perdite economiche’ inflitte dalla Russia. Su Twitter, poi, il presidente Usa, Joe Biden, ha definito una “vittoria storica per gli ucraini” la battaglia di Kiev. Rivolgendosi a Putin ha avvertito che “l’Occidente non si dividerà”.

Il capo della Cecenia Ramzan Kadyrov sul suo canale Telegram ha confermato che l’edificio amministrativo dell’acciaieria Azovstal a Mariupol e nel territorio adiacente è sotto il controllo delle forze russe. “Mariupol è nostra!… La città è stata presa definitivamente e completamente. L’edificio amministrativo strategicamente importante dello stabilimento Azovstal è sotto controllo e tutto il territorio adiacente è stato sgomberato”, ha detto Kadyrov, aggiungendo che quel poco che resta dei nazionalisti ucraini “è stato bloccato sotto uno spesso strato di cemento e acciaio all’interno dell’impianto”.

Nella città, che è di fatto sotto il controllo russo, restano intrappolati circa 120 mila civili, e il blocco dei corridoi umanitari ha impedito l’evacuazione di almeno 200 civili in attesa, secondo il sindaco Vadym Boychenko. Ieri erano riuscite a partire un centinaio di persone, molte donne e bambini, arrivate dopo una notte di viaggio su tre bus scolastici a Zaporizhzhia, ma non è stata evacuata nessuna di quelle bloccate nell’acciaieria, che secondo le autorità ucraine sarebbero un migliaio.

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