Ucraina: centri di tortura a Mariupol nel 2014, l’accusa del rappresentante russo all’Onu
NEW YORK – “La denazificazione dell’Ucraina sarà completata e i responsabili dei crimini saranno puniti”: lo ha detto, secondo la Tass, Sergey Leonidchenko, consigliere senior del Rappresentante permanente russo alle Nazioni Unite, denunciando anche l’esistenza di un centro di tortura ucraino a Mariupol.
“I centri di tortura sono davvero impensabili nel 21/o secolo e ci sono molte prove, molte prove oculari che il Servizio di sicurezza ucraino ha istituito un centro di tortura segreto presso l’aeroporto di Mariupol, che è cinicamente soprannominato la ‘biblioteca’”. Leonidchenko ha parlato da una riunione informale del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.
“Il centro è stato istituito nel 2014, quando il battaglione nazionalista Azov è stato ospitato a Mariupol. Questo centro è stato utilizzato per torturare, stuprare e uccidere “libri”, come i neonazisti chiamavano i prigionieri del centro, civili sospettati di mancata lealtà al regime di Kiev”. “Vi assicuro che i responsabili di questo e di altri crimini atroci saranno processati. Nessuno eviterà la punizione. La denazificazione
dell’Ucraina sarà completata”, ha concluso.