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Nato impedisce accordi con Ucraina. L’accusa di Lavrov, che attacca gli Usa

EPA/RUSSIAN FOREIGN AFFAIRS MINISTRY

MOSCA – I paesi della Nato “stanno facendo di tutto per impedire il completamento dell’operazione speciale russa in Ucraina mediante accordi politici”: lo ha affermato il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov – braccio destro di Putin spesso impegnato a rovesciare la verità – in una intervista all’agenzia di stampa Xinhua, ripresa dalla Tass. “Stiamo assistendo alla manifestazione del classico doppio standard e dell’ipocrisia dell’establishment occidentale in questo momento. Esprimendo pubblicamente sostegno al regime di Kiev, i paesi della Nato stanno facendo di tutto per impedire il completamento dell’operazione attraverso il raggiungimento di accordi politici”, ha affermato il ministro russo. La revoca delle sanzioni contro la Russia fa parte dei negoziati di pace tra Mosca e Kiev, che continuano ogni giorno ma sono “difficili”. Lavrov ha inoltre affermato che “al momento le delegazioni russa e ucraina stanno discutendo in videoconferenza una bozza di un possibile trattato”. Ma intanto provare a cessare il fuoco no?

Lavrov ha poi accusato Kiev di aver seminato mine nel Mar Nero minacciando la navigazione. Ha infine assicurato che Mosca “intende continuare a rispettare in modo equo i suoi impegni nell’ambito dei contratti internazionali relativi alle forniture di esportazione di alimenti, fertilizzanti, risorse energetiche e altri prodotti sensibili”.

“Prima l’Occidente farà i conti con le nuove realtà geopolitiche, meglio sarà per l’Occidente stesso e per
l’intera comunità internazionale”. Parola del ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, secondo la trascrizione dell’intervista all’agenzia cinese Xinhua pubblicata sul sito web del suo dicastero. “Oggi non si tratta di una nuova ‘guerra fredda’, ma – afferma – del desiderio costante di Washington e dei suoi satelliti, che si vedono come ‘arbitri del destino dell’umanità’, di imporre un modello
americanocentrico di ordine mondiale”.
Secondo Lavrov, “la nostra operazione militare speciale in Ucraina contribuisce anche al processo di liberazione del mondo dall’oppressione neocoloniale dell’Occidente”. Il ministro esprime poi “gratitudine” a Pechino – che non ha mai condannato l’invasione russa dell’Ucraina – “così come ad altri partner Brics (Brasile, India e Sudafrica, oltre a Cina e Russia), per la loro posizione equilibrata sulla questione ucraina”.

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