
Commissione esteri, elezione Stefania Craxi alla presidenza scatena i M5S: “Creata nuova maggioranza”. Minaccia di crisi

ROMA – Dura reazione del M5S alla sconfitta subita per la presidenza della Commissione esteri in senato. “Il voto di oggi certifica che l’attuale maggioranza di governo esiste solo sulla carta, non nella realtà del confronto quotidiano. Registriamo come ormai sia venuto meno anche il più elementare principio di leale collaborazione. Dopo avere avviato un percorso condiviso, che ha portato alla decadenza della originaria Commissione e alla formazione di una nuova Commissione Esteri, e nonostante la chiarezza di comportamento e il senso delle istituzioni dimostrato dal M5S, si è verificata una gravissima scorrettezza che ha innescato una evidente frattura tra le forze di maggioranza: nel segreto dell’urna se ne è formata una nuova, in modo surrettizio, violando regole e patti. Ne prendiamo atto. Leggeremo nei prossimi giorni molte e differenti ricostruzioni. Nessuna però potrà rimuovere una verità di fondo: non viene confermata al M5S la Presidenza della Commissione non perché non avessimo presentato un candidato di altissimo profilo e di massima garanzia, ma per le nostre battaglie politiche volte a prevenire ulteriori e pericolose escalation militari e a pretendere che l’Italia assuma un ruolo più incisivo, in sede internazionale ed europea, nel rilancio di una prospettiva negoziale concreta per risolvere il terribile conflitto in Ucraina”.
E’ quanto si legge in una nota del M5s, dopo il Consiglio nazionale, con parole che sembrerebbero minacciare una crisi di governo, poco probabile, viste le divisioni interne del M5S.
Questo il commento sarcastico di Carlo Calendaleader di Azione: “Riassumendo: i 5S eleggono Il filo russo Petrocelli; poi provano con il più filo russo Ferrara; poi si dividono tra candidato di Di Maio e di Conte e finiscono per far eleggere Stefania Craxi (per fortuna) e ora minacciano la crisi?! Mandiamoli a spazzare il mare”.
