Fiorentina: Italiano rinvia il rinnovo a fine giugno. E il procuratore di Torreira spiega i motivi del mancato riscatto
FIRENZE – La Fiorentina si radunerà il 5 luglio, in vista del campionato e della Conference League, ma la festa, in casa viola, sembra essere durata poche ore. Dopo l’euforia per il ritorno in Europa, la società ha gelato due volte le aspettative dei tifosi. La prima riguarda il mancato riscatto di Torreira, il miglior giocatore viola della stagione. La seconda è la fumata nera per il rinnovo dell’allenatore, Vincenzo Italiano. Il quale ha incontrato a metà giornata, al centro sportivo, Barone e Pradè, ma ha rinviato l’eventuale accordo.
Secondo indiscrezioni, il tecnico, accompagnato dal collaboratore Melissano, avrebbe chiesto un aumento rispetto all’accordo di un anno fa (il suo è stato un buonissimo lavoro, quindi la richiesta sembra giustificata), quindi il punto determinante: garanzie tecniche precise. La partenza di Torreira, assai apprezzato dall’allenatore, non è stata gradita. E sono ancora molto problematiche le conferme di Milenkovic e Igor, ossia la coppia centrale della difesa, che pare avere buone richieste sul mercato.
Morale? Accordo rinviato a fine giugno, massimo primi di luglio. Per capire. Ma occorre anche ricordare che il nuovo procuratore di Italiano è il potente Fali Ramadani. Aspetterà un mese? Daniele Pradè, ds viola, ha detto che in settimana terrà una conferenza stampa per fare il punto della situazione, ma intanto sul caso Torreira è intervenuto il procuratore del giocatore, Pablo Bentancur, il quale ha spiegato il mancato riscatto.
“Il problema di base _ ha detto Bentancur – è che Lucas, all’Arsenal, aveva un in gaggio più alto di quello percepito a Firenze. Quando concordammo il prestito da un milione e mezzo con l’Arsenal, l’estate scorsa, ottenmni dal club inglese la possibilità che la Fiorentina non pagasse quei soldi se il calciatore avesse disputato almeno 25 partite. Ne ha giocate 31 e dunque il suo prestito è costato zero. Con questa opzione abbiamo fissato il diritto di riscatto a 15 milioni, pagabili in 6 rate entro il 2025. Avevamo concordato un ingaggio con la Fiorentina, per le stagioni a venire, da 2,7 milioni netti l’anno. La Fiorentina, però, voleva abbassare sia stipendio che costo del cartellino. Non abbiamo potuto accettare, nè noi nè l’Arsenal, squadra con la quale è legato da un contratto i scadenza nel 2023”. Che dire? L’augurio è che i dirigenti viiola abbiano colpi in canna capaci di stupire una tifoseria per il momento assai sconcertata.