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Migranti: Papa Francesco, occorre integrazione. “Negli Usa gli irlandesi hanno portato il wiskey, gli italiani la mafia”

Pope Francis during his weekly General Audience in the Paul VI Audience Hall, Vatican City, ANSA/RICCARDO ANTIMIANI

VATICANO – Papa Francesco torna a parlare di migranti e della necessità di integrarli, ma lo fa con accenti non positivi per l’azione italiana e ingenerosi per le migliaia di emigranti nostri connazionali che a suo tempo hanno contribuito al progresso degli Usa.

“Non e’ un’opera di beneficenza, con i migranti, lasciarli li’. No. E’ prenderli e integrarli, con l’educazione, con l’inserimento lavorativo, con tutte queste cose. A me viene in mente la tragedia di Zaventem, questo lo dico spesso – l’aeroporto belga: quella tragedia è stata compiuta da giovani belgi, ma figli di migranti, non integrati, ghettizzati. Perché un migrante non integrato è a metà cammino, ed è pericoloso”, ha
sottolineato il Pontefice.
“E’ pericoloso per lui, poveretto, perché sarà sempre un mendicante – ha quindi continuato. E’ anche pericoloso per tutti. Integrarsi, non avere i migranti come un sassolino nelle scarpe, che è molesto”.
Ed ecco il passo poco piacevole per gli italiani, talvolta Bergoglio non si rende ben conto di quel che dice: “Ma per capire i migranti, dobbiamo vedere noi stessi: la maggioranza di noi siamo figli o nipoti di migranti. Tanti! Io sono figlio di migranti. Una volta, uno degli Stati Uniti mi diceva: ‘Ma no, noi non siamo
migranti, siamo già radicati qui!’ – ‘Non perdere la memoria: voi siete un popolo di migranti, di migranti irlandesi e di migranti italiani. Gli irlandesi vi hanno portato il whiskey e gli italiani vi hanno portato la mafia’. Sempre guardare le radici. Poi, guardare l’Europa – ha aggiunto -: l’Europa è stata fatta da migranti; e oggi per uno sviluppo serio, l’Europa ha bisogno dei migranti. C’e’ un inverno demografico, dove non ci sono i bambini, dove il futuro è ogni volta piu’ stretto: che venga quella buona gente, ma bisogna integrarla! Integrarla”. Aggiungiamo anche che è necessario che anche i migranti siano disposti ad integrarsi, cosa che spesso non accade.


Ezzelino da Montepulico


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