Spese di Pereira al Maggio: Corte dei Conti apre l’inchiesta
FIRENZE – Sulle spese contestate al soprintendente del Maggio Musicale Fiorentino, Alexander Pereira, fatte con la carta di credito aziendale, la Corte dei Conti della Toscana ha aperto un’inchiesta. La polemica è esplosa in questi giorni: Pereira difende la sua correttezza per aver decise queste spese nell’interesse dell’ente lirico-sinfonico, anche nell’ambito delle sue attività di fundraising (raccolta fondi e sponsorizzazioni) di cui egli è un riconosciuto specialista.
La procuratrice della Corte dei Conti, Acheropita Oranges Mondera, ha avviato un’accertamento sulla base di articoli di stampa per ‘presunta illegittimità di spesa’, istituto che porterà la magistratura contabile ad indagare sia sulle responsabilità di Pereira, sia eventualmente su altri soggetti.
Sarà verificato se il soprintendente potesse disporre in modo autonomo della carta di credito, se avesse dovuto rispettare dei limiti, anche in termini di tipologia di spesa (ci sono pure voci di acquisti in una pescheria, dal fornaio, a un frutta e verdura, a una casa d’aste e così via), oppure se abbia avuto o meno l’avallo di un organismo del Maggio, si fa l’ipotesi della ragioneria interna o altro ufficio. In tal caso l’inchiesta potrebbe allargarsi ad altre persone sempre se i costi sostenuti fossero ritenuti non congrui rispetto alle finalità dell’ente.
Oltreché per la responsabilità amministrativa, le spese di Pereira sono al vaglio anche di un’eventuale responsabilità contabile laddove sia previsto che ci sia un rendiconto delle spese. Di fatto, Pereira potrebbe aver operato come agente contabile del Maggio, ruolo che pone precisi doveri giuridico-legali. Il fascicolo della Corte dei Conti avrebbe già collezionato gli articoli di stampa, le prime dichiarazioni pubbliche e gli atti politici depositati in Regione Toscana e al Comune di Firenze.