Vaiolo delle scimmie: Oms, i casi emersi sono punta di iceberg. La Ue parte con l’acquisto di vaccini e antivirali
BRUXELLES – L’Ue, attraverso l’Autorità europea per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie (Hera), sta lavorando ad un acquisto centralizzato di vaccini e antivirali contro il vaiolo delle scimmie. Lo ha appreso l’agenzia di stampa italiana Ansa da fonti europee, secondo le quali ci sarebbe un “largo consenso” per delegare Hera “nel coordinamento” delle contromisure al vaiolo delle scimmie, da mettere in campo “il prima possibile”. Già nella pandemia Covid-19 la Commissione Ue partì subito con le ordinazioni milionarie di vaccini, via sms, della Presidente Von der Leyen, fatto che suscitò molte polemiche.
Le stesse fonti sottolineano come la vaccinazione sarà in ogni caso limitata “a casi molto specifici” dato che trasmissibilità e rischio connessi al vaiolo delle scimmie “non è comparabile” con il Covid-19.
Oms: “solo la punta dell’iceberg”
Intanto l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha avvertito oggi che i 200 casi di vaiolo delle scimmie rilevati nelle ultime settimane, in Paesi in cui il virus non circola abitualmente, potrebbero essere “solo la punta dell’iceberg”.
“Non sappiamo se stiamo solo vedendo la punta dell’iceberg”, ha affermato Sylvie Briand, direttrice del Dipartimento globale di preparazione al rischio infettivo dell’Oms, durante una presentazione agli Stati membri dell’organizzazione sulla diffusione “insolita” del virus.
Gli esperti stanno cercando di determinare cosa abbia causato questa “situazione insolita” e i risultati preliminari non mostrano variazioni o mutazioni nel virus del vaiolo delle scimmie, ha aggiunto. “Abbiamo una finestra di opportunità per fermare la trasmissione ora – ha proseguito. Se mettiamo in atto le misure giuste ora, probabilmente possiamo contenerlo rapidamente”.