Kiev, negoziatore ucraino: “Trattative riprenderanno quando avremo riconquistato territori invasi dai russi”
KIEV – Il negoziatore ucraino David Arakhamia ha dichiarato che Kiev vuole rafforzare le sue posizioni sul terreno con l’aiuto di nuove forniture di armi dall’Occidente prima di riprendere i colloqui di pace con la Russia. Lo riporta in Guardian. “Le nostre forze armate sono pronte a usare le nuove armi, e poi penso che potremo iniziare un nuovo ciclo di colloqui da una posizione rafforzata”, ha affermato Arakhamia parlando alla televisione nazionale.
La conferma viene dal capo negoziatore ucraino e consigliere del presidente, Mykhailo Podolyak, ha affermato che “non ha senso” negoziare con la Russia, fino a quando le truppe di Mosca non saranno
respinte il piu’ possibile verso il confine. “Finché non riceviamo le armi nella loro intera quantità,
finché non rafforziamo le nostre posizioni, finché non respingiamo le forze russe il più lontano possibile fino ai confini dell’Ucraina, non ha senso intavolare negoziati”, ha detto Podolyak ribadendo le posizioni espresse poco prima dal collega David Arakhamia, anche lui nel team negoziale di Kiev.
Intanto l’esercito annuncia successi contro le truppe russe. A Polohy, nella regione sud-orientale
di Zaporizhzhia, le forze ucraine hanno colpito depositi russi di munizioni e un camion che trasportava armi. Lo hanno riferito su Facebook le Forze di Difesa della regione di Zaporizhzhia, scrive Ukrinform.
“Le Forze di Difesa ucraine nella direzione di Zaporizhzhia continuano le loro operazioni prendendo di mira le attrezzature russe. Un posto di osservazione è stato colpito e distrutto. A Polohy sono stati incendiati anche due depositi di munizioni”, si legge nel comunicato. I depositi sono stati scoperti nei
locali di un impianto di estrazione del petrolio. Il filmato dell’incendio del sito è stato pubblicato dalla testata locale Pik.