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Bollette: italiani accettano sacrifici, ma non per l’aria condizionata. Solo il 31% la spegnerebbe, seguendo l’invito di Draghi

Il presidente del consiglio Mario Draghi POOL/ANSA/FABIO FRUSTACI

ROMA – Il 93% degli italiani si dice già attivo o intenzionato ad adottare comportamenti virtuosi di risparmio energetico: sacrifici sì, ma non su condizionatore e riscaldamento, secondo una ricerca di Changes Unipol elaborata da Ipsos su come si stanno modificando comportamenti e attitudini degli italiani nella quotidianità dell’attuale scenario di crisi energetica. Nel dettaglio, emerge dalla ricerca, è pronto a rinunciare all’aria condizionata appena il 31% degli italiani, mentre solo i l 44% è disposto a ridurre la temperatura dei termosifoni.

Ricordiamo tutti la frase del Presidente Draghi in merito alle decisioni delle sanzioni contro Putin: ““Preferiamo la pace o il condizionatore acceso? Questa è la domanda che ci dobbiamo porre”. Ebbene da questa indagine arriva la risposta chiara e forte degli italiani.

Più attenzione, invece, alla mobilità sostenibile: disposto a ridurre l’utilizzo dell’auto nei prossimi sei mesi il 63% degli intervistati, per il 58% la prossima vettura sarà ibrida o elettrica. Fra le città, Bologna registra i comportamenti più virtuosi rispetto alla media delle aree Metropolitane italiane: 48% contro il 43% su tutte le aree valutate. Tra le generazioni, sono i Baby Boomers (57-74 anni) i più propensi a mettere in atto comportamenti virtuosi per l’ambiente. La Generazione Z (16-26 anni), invece, è la più virtuosa soltanto in tema di mobilità sostenibile (34%)


Ezzelino da Montepulico


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