Borsa: bruciati 39 miliardi, il venerdì nero di Piazza Affari. Dopo le decisioni della Bce
MILANA – Venerdì nero per le Borse del Vecchio Continente come a Wall Street. L’indice paneuropeo Stoxx 600 ha perso il 2,7% mandando in fumo più di 265 miliardi di euro di capitalizzazione in una seduta. Francoforte ha ceduto il 3,13% e Parigi il 2,83%.
Negli Stati Uniti i prezzi al consumo in maggio sono saliti dell’8,6%, sopra l’8,3% atteso dagli analisti. Su base mensile l’aumento è stato dell’1%, oltre lo 0,7% previsto. Crolla ai minimi storici la fiducia dei consumatori americani. L’indice Michigan, che al misura, è calato in giugno a 50,2 da 58,4 maggio. Il dato è inferiore alle attese degli analisti che scommettevano su 58,1.
Sale ancora lo spread fra Btp e Bund che tocca, sulla piattaforma Bloomberg, i 225 punti. Il rendimento del decennale italiano è pari al 3,713%, un livello che non vedeva dal febbraio del 2014 e superiore all’impennata vista nel 2018, anno in cui il differenziale subì gli effetti dell’incertezza politica del nostro paese.
Salvini parte all’attacco della Bce: “È in corso un attacco da parte dei poteri forti del sistema finanziario, Bce, Commissione europea, Parlamento europeo, contro l’economia italiana, il lavoro e il risparmio degli italiani. La Borsa perde, l’inflazione che cavalca, la guerra, la benzina a due euro e venti, luce e gas alla stelle: bisogna intervenire in modo energetico. C’è un attacco speculativo contro l’Italia”. Lo afferma il leader della Lega, Matteo Salvini a Isoradio.